PianetaChampions
·17 novembre 2024
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Intervenuto sulle colonne de Il Messaggero, l’eterno Pedro ha rifilato una tutt’altro che velata frecciatina all’indirizzo della Roma, suo precedente club prima di approdare – non senza qualche polemica – agli acerrimi rivali cittadini della sua Lazio.
“Non voglio raccontare vicissitudini di cui ho già detto sulla Roma e Mourinho. Sono il passato, anzi hanno preso la miglior decisione all’epoca e li ringrazio per avermi ceduto alla prima squadra della Capitale, ovvero la Lazio. Io volevo continuare in Serie A, dove c’è tanta concorrenza, e sono stato accontentato. Incidere ancora nel derby? Lo spero. È sempre una sfida complicata. Ormai anche io vivo l’emozione e la passione dell’evento. Sento tanto la partita, e diventa più difficile, anche se ho già segnato. La data è lontana, prima battiamo le altre”.
“Mai pensato di andar via, volevo continuare alla Lazio e rispettare il contratto. Ho parlato con il ds e il presidente e, anche se avevamo comprato tantissimi giocatori in attacco, hanno deciso di tenermi. E ora tutti insieme, i giovani e un vecchietto, siamo un’incredibile macchina da gol.
L’Al-Qadsiah? Sì, vero, mi hanno cercato ma non ho cambiato idea. Rispetto la scelta di altri colleghi, ma io non mi muovo dal calcio europeo. Ho avuto la fortuna di giocare nei tre migliori campionati e nelle competizioni Uefa. Quando quei nessuna squadra mi vorrà più, smetterò.
Il patto di non dire la parola ‘Champions’? Perché adesso non dobbiamo parlare troppo né farci travolgere dall’euforia. Massacrarci di lavoro ci ha portato così in alto. Abbiamo fatto bene in Europa e in campionato, ma siamo solo all’inizio. E quindi nello spogliatoio ci siamo detti di non fissarci un traguardo. Lo vedremo tutti insieme a fine stagione. Solo mantenendo questa fiducia e la cattiveria, sarà un posto lontano. Se la Lazio ha già offerto un rinnovo? No, vedremo più avanti con Lotito, ci siederemo a un tavolo”.