Juventusnews24
·9 aprile 2025
Pedullà critica Thiago Motta: «Un bel tacer non fu mai scritto. Si prenda un minimo di responsabilità, sarebbe stato meglio citare gli errori!»

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·9 aprile 2025
Nel suo editoriale su Sportitalia, Alfredo Pedullà ha commentato così l’intervista di Thiago Motta al Corriere della Sera. Le sue parole.
PAROLE – «Un bel tacer non fu mai scritto. Sette parole per sintetizzare la prima intervista rilasciata da Thiago Motta al Corriere della Sera, pochi giorni dopo l’esonero della Juventus. Mi spiego: premesso che avrei aspettato qualche settimana o qualche mese, ma ognuno è libero di fare ciò che gli pare, sul contenuto restano dubbi e perplessità. Thiago Motta si prende un minimo sindacale di responsabilità, proprio il minimo, non vuole sentire parlare di fallimento, spiega di aver avallato il mercato, racconta a modo suo la storia della fascia e l’utilizzo di Koopmeiners, eventuali e varie. Sarebbe stato meglio citare e sintetizzare gli errori, ci sono stati o no?, piuttosto che mandare sempre la pallina dall’altra parte del campo. Ho sempre difeso Thiago Motta, fin dai tempi dello Spezia quando nessuno se lo filava per motivi diffusionali (non era una notizia che tirava), l’ho tutelato nelle prime settimane di Bologna quando non lo avevano accolto nel migliore dei modi. Penso di essere stato l’unico a parlare di Motta negli ultimi tre-quattro anni senza prevenzioni o cose del genere, anzi proteggendolo da spifferi velenosi e senza senso. Neanche una volta nella mia vita ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Thiago, nel mondo del calcio non esistono gratitudine o riconoscenza (talvolta da parte degli stessi allenatori) e nessuno si sorprenda, tuttavia resto dell’idea che “quando si sbaglia” sia necessario dire “ho sbagliato”. La trasferta in casa della Roma, arrivata cronologicamente dopo lo scempio di Firenze, ha ripristinato un minimo di normalità (per merito di Tudor) che la Juventus avrebbe dovuto avere nelle settimane precedenti. Non è carino disquisire sull’organico a disposizione, come se fosse composto da brocchi o inadeguati, quando con metà di quell’organico avresti dovuto battere l’Empoli delle riserve in Coppa Italia e non farti crocefiggere dall’abbordabilissimo PSV nei playoff di Champions. La verità è una, bisogna essere sinceri e chiari fino in fondo: Tudor sta riportando la serenità che la Juve non sapeva più cosa fosse».