All Asian Football
·21 luglio 2020
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·21 luglio 2020
Siamo a ridosso dell’inizio della stagione calcistica in Chinese Super League 2020. non avete ancora un club per il quale tifare? Ecco che qui associamo i 16 club cinesi con uno di Serie A in base a vari elementi in comune.
GUANGZHOU EVERGRANDE – JUVENTUS
Il calcio italiano in questi ultimi anni ha fatto rima con Juventus, con i bianconeri che si apprestano a vincere il loro nono scudetto consecutivo. In Cina invece, il Guangzhou Evergrande ha vinto ben 8 degli ultimi 9 campionati. Oltre ad aver dominato i rispettivi campionati, le figure fondamentali che legano le due squadre sono quelle di Marcello Lippi e Fabio Cannavaro, con il primo che ha vinto tre campionati ed una Champions Asiatica, mentre Fabio ha vinto per la prima volta la Chinese Super League la scorsa stagione. Altro elemento in comune? Entrambe le squadre sono state retrocesse per aver manomesso i risultati delle partite: la Juventus nel 2006 a seguito di calciopoli, il Guangzhou invece nel 2009, quando lo scandalo combine e scommesse colpì la Cina.
SHANGHAI SIPG – NAPOLI
Entrambe le squadre sono state le principali avversarie delle regine dei due campionati, ma lo Shanghai Sipg di Oscar e Hulk è riuscito a interrompere nel 2018 l’egemonia dell’Evergrande, missione che il Napoli non è mai riuscito a compiere nei confronti della Juventus. Anche lo Shanghai Sipg ha il suo traditore, il suo Higuain: proprio nel bel mezzo della scorsa stagione l’attaccante brasiliano Elkeson, dallo Shanghai Sipg ha fatto ritorno al Guangzhou Evergrande per attivare il suo processo di naturalizzazione ed accettare una migliore offerta economica.
BEIJING GUOAN – ROMA
Due squadre dalle grandissime ambizioni, che vengono regolarmente disattese mano a mano che la stagione avanza. Si prova costantemente a cambiare, calciatori, allenatori… ma manca sempre qualcosa per fare quel salto in più. Le due squadre della capitale non vincono il campionato da diversi anni: la Roma dal 2001 con Capello, il Beijing Guoan dal 2008. Anche le Royal Guards di Pechino hanno il loro capitano eterno, si tratta del difensore Xu Yunlong, che ha vestito la maglia verde del Beijing Guoan per tutta la sua carriera dall’ingresso nelle giovanili nel 1993 fino al ritiro avvenuto nel 2016.
JIANGSU SUNING – INTER FC
In questo caso l’associazione ci viene molto facile, dato che Jiangsu e Inter hanno la stessa proprietà, ovvero del gigante del retail Suning. Fra le fila del club di Nanchino troviamo alcuni giocatori ex nerazzurri: il centrale difensivo Miranda e l’attaccante Eder Citadin Martins. Lo Jiangsu Suning si trova nella fase che ha attraversato l’Inter negli anni 2016 e 2017, quando non riusciva più a rientrare nella Top4 per qualificarsi alla Champions League.
SHANGHAI SHENHUA – MILAN
Le due capitali dell’economia, simbolo della decadenza dei rispettivi club, lo Shanghai Shenhua ed il Milan. I Blue Devils negli anni ’90 erano una delle squadre maggiormente di successo in Cina con la vittoria di un campionato, 2 FA Cup e 2 Super Coppe. L’ultimo titolo è arrivato nel 2003 per poi essere revocato più tardi nelle indagini relative alle combine. Lo Shanghai Shenhua, uno dei simboli di maggior spicco della Chinese Super League da anni disputa stagioni ai limiti dell’imbarazzante, colpa anche di un mercato scellerato condotto dal General manager Zhou Jun, una delle figure più odiate dai tifosi dello Shenhua, considerato essere estremamente corrotto. Insomma, con le dovute proporzioni siamo ai tempi di Galliani con i suoi parametri zero e loschi affari con Doyen. Fra le fila dello Shanghai Shenhua troviamo uno dei rimpianti del Milan: Stephan El-Shaarawy.
SHENZHEN KAISA – BOLOGNA
Lo Shenzhen è stato ripescato dalla retrocessione e quest’anno si appresta a competere nuovamente in massima serie con un progetto ed una squadra tutta nuova. Il Bologna è al suo primo anno del nuovo ciclo e sta dimostrando di crescere esponenzialmente. In questo caso non mancano le figure in comune fra i due club: sulla panchina dello Shenzhen siede Roberto Donadoni, che ha allenato il Bologna dal 2015 al 2018, mentre il neo acquisto per il centrocampo è quello di Dzemaili.
TIANJIN TEDA – SAMPDORIA
Due squadre dall’attitudine molto simile: avete il potenziale per poter ambire a traguardi onorevoli? Magari una qualificazione alle Coppe internazionali, ma non fate mai quel passo in più per poter raggiungere l’obiettivo e si vivono campionati galleggiando perennemente a metà classifica, ma se non ci si tiene in equilibrio, qualche anno si deve lottare per raggiungere faticosamente la salvezza. Un giocatore da seguire? Sandro Wagner, ex attaccante di Hoffenheim e Bayern Monaco.
HENAN JIANYE – GENOA
Se Tianjin per la Samp almeno era una città portuale, Zhengzhou invece è una megalopoli nella provincia centrale di Henan; chi ci ha vissuto o lavorato dal punto di vista estetico non ha un gran ricordo. Non è nemmeno la storia passata a legare i due club, con l’Henan che non ha mai vinto il campionato o la Coppa, bensì anche in questo caso parliamo di obiettivi comuni negli ultimi anni. Sia Genoa che Henan sono due squadre che ogni anno potrebbero andare incontro ad una retrocessione, ma in qualche modo riescono sempre a scamparla. Di tanto in tanto ci scappa pure anche la bella stagione da incorniciare e dalla quale ripartire.
SHANDONG LUNENG – ATALANTA
Dal punto di vista del gioco non vi sono punti in comune: lo Shandong è una squadra quadrata che gioca con un 4-4-2 basico ed efficace, mentre l’Atalanta è pur spettacolo, innovazione, intensità. Cosa accomuna dunque le due squadre? Il fatto di avere il miglior settore giovanile. Lo Shandong Luneng ha sempre sfornato buoni giocatori grazie anche all’academy a San Paulo con il Desportivo Brazil dove spedisce ogni anno i migliori prospetti. Wei Shihao ad esempio (ora all’Evergrande), il miglior calciatore della scorsa stagione, si è formato nelle academy dello Shangdong.
GUANGZHOU R&F – SASSUOLO
Eccitati da un gioco hype e prettamente offensivo? Se siete tifosi del Sassuolo di De Zerbi allora il Guangzhou R&F è la squadra che fa per voi. Attaccare…. la tattica difensiva? Attaccare!! Di certo il Sassuolo è una squadra che, come stiamo vedendo in questa stagione, nonostante le difficoltà difensive sta crescendo, mentre il Guangzhou R&F, negli anni, sotto la direzione di Dragan Stoijkovic, ha completamente dimenticato la fase difensiva. Nella scorsa stagione ben 54 gol segnati in 30 partite, ma ben 72 subiti! Eran Zahavi è stato il capocannoniere del torneo con 29 gol, facendo siglare il record del maggior numero di gol segnati in una singola edizione della Chinese Super League. Entrambe squadre hanno un problema geografico: come ben sappiamo il Sassuolo non gioca nella sua città natale, ma a Reggio Emilia; d’altro canto i Blue Lions di Cina non sono originari di Guangzhou, bensì son nati nel nordest cinese a Shenyang, per poi spostarsi nella provincia centrale dell’Hunan, per poi approdare a sud, prima a Shenzhen, ed infine a Guangzhou.
CHONGQING DANGDAI – UDINESE
Vi piacciono le squadre che attraverso lo scouting scoprono calciatori sudamericani prima sconosciuti per poi portarli su grandi palcoscenici? Il Chongqing Dangdai in tal senso è simile all’Udinese: la squadra della municipalità centrale della Cina nel corso degli anni ha ingaggiato giovani sudamericani che hanno fatto le fortune del club, il cui obiettivo è quello di mantenere la categoria con investimenti oculati. Fernandinho Henrique è stato il simbolo di questa filosofia: dopo 4 stagioni si è trasferito al Guangzhou Evergrande per 10 milioni di euro facendo segnare una sostanziale plusvalenza. I nuovi volti brasiliani del Chongqing sono quelli di Marcelo Cirino e Marcinho… riusciranno a stupire anche loro?
HEBEI FORTUNE- FIORENTINA
Ogni anno le ambizioni dei tifosi viola, nonostante gli investimenti, vengono disattese. In questa stagione con l’arrivo di Commisso ed una campagna acquisti notevoli che ha incluso l’arrivo di Ribery, la Fiorentina non è riuscita ad andare oltre ad un anonimo campionato di metà classifica. Lo stesso lo si può dire per l’Hebei Fortune, che nelle ultime stagioni ha ingaggiato grandi star internazionali del calibro di Mascherano, Lavezzi e Gervinho. Dopo aver mancato di poco l’accesso alla Champions per due anni, il rendimento del club è mano a mano peggiorato, fino a lottare per la salvezza. Soldi bruciati.
SHIJIAZHUANG EVERBRIGHT – FROSINONE
Frosinone sta a Roma come Shijiazhuang sta a Pechino: le due città più importanti a ridosso della capitale che fanno da pendolare fra prima e seconda divisione. Anche il club cinese ha il suo nuovo stadio, ma si tratta di un grosso impianto da 60.000 posti, che fa rimpiangere il vecchio stadio con un ambiente maggiormente famigliare. Chi tenere d’occhio in questa stagione? Il giovanissimo congolese Oscar Taty Maritu, che dopo due anni in seconda divisione cinese, è pronto al grande balzo per prendersi anche la nazionale.
WUHAN ZALL – TORINO
Il Wuhan Zall, la squadra della città che è stata epicentro del covid-19, si appresta ad affrontare la sua seconda stagione consecutiva in Chinese Super League dopo l’incredibile sesto posto raggiunto da neopromossa lo scorso anno. Wuhan Zall e Torino, hanno un elemento in comune: entrambe le squadre sono risorte dalle proprie ceneri dopo il fallimento. Il Wuhan Zall è stato rifondato nel 2009 ripartendo dalla terza serie, stessa sorte capitata al Toro nel 2005, quando gli fu negata la promozione in Serie A per bancarotta, dovendo dunque ripetere l’anno in B.
QINGDAO HUANGHAI – LECCE
Due bellissime città di mare e con tanti elementi storici da visitare, due città con i club neopromossi in massima serie dopo anni di purgatorio nelle categorie inferiori (per il Qingdao Huanghai si tratta del primo anno in Super League). Fra le fila dei blaugrana di Cina troviamo un giocatore, vecchia conoscenza della Serie A, con un passato in Puglia (anche se agli acerrimi rivali del Bari), ovvero Joseph Minala.
DALIAN PRO – PARMA CALCIO
Gli anni ’90 sono stati l’epoca d’oro di entrambe le compagini: quella di Dalian era la squadra che dominava il calcio cinese con la vittoria di ben 8 campionati dal 1994 al 2005, otre a 3 Coppe Nazionali, 3 Super Coppe, e la disputa di due finali continentali (Coppa delle Coppe e Coppa Campioni). Il parma era parte del gruppo delle 7 sorelle, in campo nazionale ha vinto 3 Coppe Italia in quel periodo storico, oltre ad una SuperCoppa, ma per gli emiliani i maggiori successi sono giunti in campo internazionale, con 2 Coppe UEFA, 1 Coppa delle Coppe ed 1 Super Coppa UEFA. Entrambe le squadre ora aleggiano a metà classifica dopo essere tornate in massima serie. Come sappiamo il Parma fu rifondato nel 2015 ripartendo dalla Serie D, mentre il Dalian Shide, cessò di esistere nel 2012 dopo essere stato assorbito dal Dalian Aerbin. Il nuovo club di Dalian retrocesse nel 2014 per poi tornare in Chinese Super League nel 2018.