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Alessandro De Felice ·13 ottobre 2025
🧨 Pio Esposito, futuro assicurato: l’Inter lo blinda, Gattuso lo lancia🔥

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Alessandro De Felice ·13 ottobre 2025
Dall’esordio col gol in Nazionale alla consacrazione in nerazzurro: Francesco Pio Esposito è ormai molto più di una promessa. L’attaccante classe 2005 dell’Inter, reduce dalla prima rete con l’Italia contro l’Estonia, è diventato un punto fermo del progetto di Rino Gattuso e, allo stesso tempo, il futuro su cui il club di viale della Liberazione intende costruire un ciclo vincente.
L’Inter lo considera incedibile: secondo La Gazzetta dello Sport in estate ha respinto offerte da 50 milioni e sta già lavorando a un nuovo contratto per blindarlo a lungo, con un ingaggio destinato a raddoppiare.
Da Seattle a Tallinn, passando per San Siro, il nome di Pio Esposito è ormai sinonimo di potenza e maturità. Chivu lo ha promosso presto al ruolo di alternativa di lusso a Lautaro e Thuram, trasformandolo da scommessa a certezza. I numeri parlano da soli: gol pesanti, chilometri percorsi e un impatto da veterano, con prestazioni che uniscono tecnica e sacrificio.
Nel Mondiale per Club è arrivata la prima firma ufficiale con l’Inter, poi la rete in Serie A a Cagliari. Marotta e Ausilio ne hanno intuito il potenziale già anni fa, accompagnandone la crescita fino al rinnovo siglato nella scorsa primavera, valido fino al 2030. Ora, con l’ascesa rapidissima e il rendimento costante, la Gazzetta dello Sport sottolinea che il club valuta un nuovo adeguamento economico: lo stipendio da 1 milione annuo potrebbe presto toccare quota 2,5. L’obiettivo è semplice: tenere a Milano il gioiello cresciuto a pane e Inter, diventato simbolo del nuovo corso Oaktree.
La rete segnata all’Estonia ha certificato la sua maturità. Entrato in campo al posto dell’infortunato Kean, Pio ha colpito con la freddezza di un centravanti esperto e la generosità di chi non si risparmia mai. Dopo la partita, Gattuso non ha nascosto l’entusiasmo: “La sua dote principale è l’umiltà. Meraviglia la tecnica, lavora, ascolta, pedala. Sembra un trentenne per come ragiona”.
Anche i numeri gli danno ragione: due tiri in porta e due centri, 72% di passaggi riusciti e due palloni recuperati nella metà campo avversaria. Dati che raccontano un attaccante moderno, capace di unire concretezza e spirito di squadra. Non a caso, domani sera contro Israele a Udine, potrebbe arrivare la sua prima maglia da titolare in azzurro.
Dal Festival dello Sport di Trento, Luciano Spalletti ha azzardato un paragone che pesa: “Mi ricorda Bobo Vieri”. Un giudizio condiviso anche dallo stesso Vieri, che ha riconosciuto in lui forza, tecnica e tenuta fisica da attaccante vero: “Regge il confronto anche in Champions, è un gigante, tanta roba”.
L’elogio dei grandi non ha cambiato la sua indole: Pio continua a lavorare in silenzio, consapevole di essere all’inizio di un percorso che unisce club e Nazionale. Un doppio binario su cui Esposito corre già da protagonista, con il futuro tutto da scrivere — ma un presente già da leader.