Pio Esposito Inter, il classe ’05 cresce a vista d’occhio: quattro mesi perfetti per il giovane bomber | OneFootball

Pio Esposito Inter, il centravanti ex Spezia sta superando le aspettative? Il giovane attaccante è l’arma in più di questa squadra

L’Inter continua a macinare risultati e prestazioni, ma dietro i numeri di una macchina sempre più efficiente c’è anche una crescita individuale che non passa inosservata. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la squadra di Cristian Chivu ha trovato equilibrio totale: difesa solida e attacco prolifico, un binomio che si alimenta a vicenda. E tra i protagonisti di questo momento magico spicca il nome di Pio Esposito, il più giovane ma forse il più sorprendente.

Il classe 2005 sta attraversando un periodo straordinario: in appena quattro mesi ha completato un quadrimestre da sogno, segnando in tutte le competizioni. Il 21 giugno, negli Stati Uniti, aveva debuttato in prima squadra durante il Mondiale per club contro l’Urawa Red Diamonds. Pochi giorni dopo, arrivò il suo primo gol con la maglia nerazzurra nella sfida contro il River Plate. Da lì in poi, la scalata è stata costante: il 27 settembre il primo gol in Serie A contro il Cagliari, l’11 ottobre la prima rete con la Nazionale italiana in Estonia, e infine il 21 ottobre il sigillo in Champions League contro l’Union Saint-Gilloise. Quattro mesi, quattro gol, quattro competizioni: una progressione simbolica che racconta meglio di ogni parola la crescita del giovane attaccante.

Un percorso accompagnato anche da un gesto d’amicizia: come ricorda La Gazzetta dello Sport, Pio ha voluto dedicare sui social un ringraziamento al compagno di reparto Bonny, autore dell’assist per il suo primo centro europeo. Segno di un gruppo unito e di un ambiente che aiuta i talenti a sbocciare senza pressione.

Per Chivu, la crescita di Esposito rappresenta un valore aggiunto. In una squadra dove Lautaro Martinez continua a trascinare e i gol arrivano da ogni reparto, vedere un giovane del vivaio inserirsi con questa naturalezza è un segnale di forza e continuità. L’Inter di oggi non dipende più solo dai suoi leader: anche i più giovani, come Pio, sono pronti a lasciare il segno.