Calcionews24
·7 settembre 2025
Pioli: «Il mio arrivo alla Fiorentina ha alzato le aspettative. Mi auguro che…»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·7 settembre 2025
Il grande ritorno di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina e nel campionato di Serie A è stato raccontato direttamente dal protagonista. In una lunga e sincera intervista concessa a Dazn, l’allenatore emiliano ha toccato tutti i temi più importanti: dalla scelta di tornare a Firenze agli obiettivi del club viola, passando per l’inevitabile e emozionante parentesi legata al suo passato al Milan, culminato con la vittoria di uno storico Scudetto.
Pioli ha innanzitutto spiegato le ragioni che lo hanno convinto ad accettare la proposta della Fiorentina, descrivendo una decisione quasi naturale, dettata dal tempismo perfetto. «Perché tornare in Italia? Sono state motivazioni semplici, la Fiorentina mi ha chiamato nel momento giusto e io volevo tornare. Quando mi hanno chiamato non potevo che accettare».
L’allenatore è consapevole che il suo arrivo ha generato un’ondata di entusiasmo e grandi attese nella piazza, un’ambizione che lui stesso condivide, pur predicando la necessaria pazienza. «Capisco che il mio arrivo abbia portato aspettative e il pensiero di poter alzare l’asticella. E’ quello che vogliamo fare. Questo però è l’inizio di un percorso e so che nel calcio le cose non si costruiscono così velocemente. C’è bisogno di lavoro, continuità e riempire la squadra. Mi auguro che in questi anni si possa arrivare a risultati migliori».
Inevitabile una domanda sul suo imminente ritorno a San Siro da avversario, fissato per il 19 ottobre, una data che Pioli, da grande professionista, non ha ancora cerchiato in rosso. «Il 19 ottobre ci sarà Milan-Fiorentina? La data non l’ho segnata perché dico sempre alla squadra di pensare partita partita quindi non posso andare oltre. Chiaro che sarà una giornata particolare perché ritorno per la prima volta in uno stadio e in un ambiente che mi hanno dato grandissime emozioni e soddisfazioni. Ci penseremo quando si avvicinerà quella data».
Riflettendo sul trionfo in rossonero, ha sottolineato come la vittoria non abbia cambiato la sua essenza, ma la percezione esterna del suo lavoro, aumentandone le responsabilità. «Vincere quello scudetto non mi ha cambiato, semmai ha cambiato la percezione dall’esterno. […] Io non sono cambiato e non sono più tranquillo perché ho dimostrato di poter vincere lo scudetto. Probabilmente l’aver vinto ti porta più responsabilità e aspettative e allora sono ancora più concentrato per far sì che il mio lavoro sia a quel livello».
Infine, Pioli ha offerto una visione più ampia del successo nel suo mestiere, andando oltre il semplice conteggio dei trofei. «Secondo me è un errore far credere che un allenatore vincente sia solo quello che riesce a vincere lo scudetto. Gli allenatori vengono scelti per raggiungere determinati obiettivi e ogni allenatore che riesce a raggiungere le aspettative del club è un allenatore vincente».
Live