Inter News 24
·24 ottobre 2025
Platini durissimo: «La giustizia sportiva è uno scandalo, il calcio deve tornare ai giocatori»

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Michel Platini, ex presidente della Uefa e leggenda del calcio mondiale, è tornato a parlare della sua controversa vicenda giudiziaria, che lo ha visto imputato per sospetta corruzione alla Fifa e successivamente assolto dalla giustizia ordinaria, ma squalificato dalla giustizia sportiva. L’ex campione della Juventus, ad un passo dall’Inter nella propria storia, e della Nazionale francese ha espresso dure critiche nei confronti del sistema sportivo durante un’intervista al Festival di Giustizia penale a Sassuolo.
Platini ha duramente criticato la giustizia sportiva, definendola «uno scandalo» e denunciando un sistema che a suo dire è gestito dai vertici della Fifa. «In Svizzera i presidenti delle commissioni sono nominati dalla Fifa. Tutto è fatto fra di loro», ha dichiarato Platini, descrivendo la situazione come una «mafia svizzera», in cui il Tribunale Arbitrale dello Sport sarebbe il «braccio armato» della Fifa. Platini ha anche affermato che i procuratori svizzeri, che conducono le indagini, sono stati incentivati a rimanere a lavorare per la Fifa una volta in pensione. «Il calcio non appartiene a Uefa o Fifa, appartiene a tutti», ha concluso, lanciando un duro messaggio contro il potere centralizzato nella gestione del calcio mondiale.
In merito alla possibilità di un ritorno nel calcio, Platini ha lasciato aperta una porta: «Rientrare? Sì, può darsi». L’ex numero 10 della Juventus ha dichiarato che, se potesse trovare il modo di far entrare i calciatori nel processo decisionale del calcio mondiale, sarebbe felice di contribuire. «Il calcio ha bisogno di giocatori che lo dirigano», ha affermato, sottolineando la sua convinzione che i calciatori debbano avere un ruolo più attivo nel determinare il futuro del calcio.
Platini ha anche parlato del Mondiale 2022 in Qatar, spiegando che lo votò per il fatto che «era la settima volta che il mondo arabo si presentava, e mai era stato preso in considerazione». Per quanto riguarda Gianni Infantino, presidente della Fifa, Platini ha precisato che la sua vicenda «all’inizio non c’entra niente» con lui. Ha anche dichiarato di non conoscere personalmente Aleksander Čeferin, presidente della Uefa. Platini ha inoltre ricordato il tragico momento della tragedia dell’Heysel: «Il momento più brutto, ma meno male che abbiamo giocato altrimenti a Bruxelles sarebbe stata una tragedia dappertutto».
Concludendo, Platini ha lanciato un messaggio di speranza per il futuro del calcio, auspicando un ritorno dei calciatori nelle decisioni importanti. «Se posso trovare il modo di portare dei giocatori, non io perché ormai sono troppo vecchio, a decidere il futuro del calcio, mi piacerebbe farlo».









































