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·22 ottobre 2025
Primavera, Bordoni: "Arrabbiato per Cesena, due goal regalati"

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·22 ottobre 2025
Archiviata la trasferta di Cesana per la quale la Lazio Primavera di Punzi ha affrontato la squadra di Nicola Campedelli per l'ottava giornata del Campionato Primavera1, gli aquilotti si preparano a tornare in campo già la prossima domenica alle ore 11 per sfidare sempre in trasferta la Juventus U20, attualmente a meno un punto dai biancocelesti.
In attesa del match contro i bianconeri a fare il punto sul momento attuale della Primavera laziale è stato il difensore Tommaso Bordoni, intervenuto ai microfoni ufficiali della società.
Quest'anno sto trovando spazio. Già l'anno scorso, da gennaio in poi, ho giocato parecchio. Quest'anno sto giocando quasi tutte le partite, non ho saltato solamente una. E niente, bene così. Bene così.Sicuramente c'è tanta intesa tra noi tre là dietro, perché ora siamo passati con un sistema di gioco a tre e abbiamo molta intesa. Sicuramente qua la Lazio si lavora molto bene nella fase difensiva. È da parecchi anni che lavoriamo bene e sicuramente sono passati giocatori di grande livello. Per esempio Ruggeri, che ora gioca in Serie B, è stato sicuramente un esempio per me. Ora con Ricky, Bordon, c'è una grande intesa già dall'anno scorso. Abbiamo fatto tante partite insieme e quest'anno sicuramente stiamo andando molto bene dietro.Ruggeri? Quest'anno l'ho incontrato qui a Formello, mi ha dato qualche consiglio.È proprio un bravo ragazzo e soprattutto è un grande giocatore. Fascia da capitano? Mi sento responsabile dei risultati della squadra, però per me è proprio un sogno portarla, perché questo è il mio tredicesimo anno qui alla Lazio e sicuramente portare la fascia da capitano nell'ultimo anno che sarò qui, alla primavera, è proprio un coronamento di un sogno.Il numero 13? Il 13 è un numero che mi sta a cuore per altri motivi. L'idolo di mio padre era Nesta.Problemi in attacco? Sì, però sicuramente lavoriamo bene dietro e questo magari toglie anche un po' di lucidità davanti, però ora lavoreremo bene tutti insieme per provare a fare sicuramente molti più gol, però secondo me l'importante è prendere meno gol possibili, poi davanti ci arriviamo piano piano. Devo dire che anche gli attaccanti che magari ora stanno trovando meno gol aiutano tantissimo e in questo li devo anche ringraziare per la fase difensiva che fanno.
Per Cesena sono arrabbiato molto perché è una partita che abbiamo interpretato bene, abbiamo giocato bene, avevamo il pallino del gioco e su due episodi gli abbiamo regalato due gol. Purtroppo capita, sicuramente già stiamo pensando alla prossima partita, però un po' di rammarico c'è perché veramente contro il migliore attacco del campionato loro non avevano mai avuto un'occasione, gli abbiamo regalato due gol veramente sciocchi e è andata così. Penso che mentalmente siamo una squadra forte, non ci siamo fatti abbattere. Poi sicuramente quando prendi due gol in quella maniera a livello di testa è brutto, perché poi nelle ultime cinque abbiamo preso un gol solo.Quindi prenderne due così in cinque minuti, uno dietro l'altro, sicuramente un po' pesa a livello mentale, però siamo stati bravi comunque a provare ad andare avanti. Poi la partita è andata così, però è stata sicuramente indirizzata da quei due episodi.
Io da quando sto in primavera vedo che è un campionato equilibratissimo e che ogni partita è a sé, cioè puoi vincere con la prima. L'anno scorso noi abbiamo vinto sia in casa che fuori con l'Inter, che poi ha vinto lo Scudetto e magari puoi perdere con l'ultima.Quindi sicuramente è un campionato equilibratissimo. Ora siamo a cinque punti dai playoff, quindi c'è un campionato apertissimo. Ieri il mister ci parlava che mancano 90 punti alla fine. Dobbiamo cercare di farne il più possibile e secondo me non siamo secondi a nessuno. Naturalmente dobbiamo ancora trovare delle chiavi giuste per riuscire a portare i più punti possibili, però siamo sulla buona strada secondo me. Il lavoro mentale del mister? Il mister ci martella tanto, però devo dire che fa bene, ci tiene sempre sul pezzo. Ci tiene tanto e ci teniamo tanto anche noi, perché con tante persone è tanto che giochiamo insieme. Questo sarebbe l'ultimo anno che giochiamo insieme, quindi sarebbe bello finire in un determinato modo. Giocatori con qualità ancora inespresse? Secondo me sì, forse un paio di giocatori. Sicuramente Gelli potrebbe dare molto di più, perché io lo conosco da quando è un bambino e ha delle caratteristiche tecniche fenomenali. Cioè lui la palla la mette dove vuole e secondo me ci può riuscire. E un altro è che aspettiamo tutti, è Kledi Marinaj che io proprio lo stimo tanto, perché so che negli ultimi anni sono stati molto difficili per lui. Però penso che con il lavoro, ora sta lavorando veramente bene, devo dire.In piano piano si riuscirà a togliere qualche soddisfazione sia a lui che anche per noi. Obiettivo? È normale che il sogno di tutti sarebbe andare in playoff. Però dobbiamo lavorare, l'obiettivo è crescere, è l'obiettivo di diventare sempre più uniti.Ogni settimana dobbiamo migliorare la nostra prestazione. Secondo me quello è l'obiettivo primario, far crescere tutti. Tutti si devono sentire parte di un qualcosa, secondo me è questo.Poi se ci stanno queste basi, i risultati vengono da sé. Io penso che comunque dopo le prime due partite sono state un po' a sé, secondo me. Perché non avevamo preso quello che meritavamo, secondo me.Poi nelle cinque partite dopo, tra alti e bassi, abbiamo dimostrato anche una solidità difensiva. E questo secondo me è una consapevolezza che dobbiamo avere, è una nostra sicurezza. A Cesena abbiamo preso tre gol, ma due ce li siamo fatti da soli.Il terzo nasce da una palla lunga che potevamo evitare, però all'ottantacinquesimo, due a uno, comunque provi ad andare il più avanti possibile. Quindi dobbiamo anche vedere come li abbiamo presi quei gol. Quindi sicuramente noi abbiamo una sicurezza difensiva, penso.Ci sentiamo forti dietro. Poi è normale che dobbiamo dimostrare tanto, il campionato è lunghissimo. Però questo, dobbiamo stare sempre sul pezzo. La Lega Pro è un bel palcoscenico. Andare a giocare, noi magari al Fersini abbiamo qualche spettatore.Le partite sono belle partite, però magari andare a giocare per della gente che vive il calcio, vive la propria squadra sulla loro pelle.No, giocare in casa a noi ci piace, stare a Formello, conosciamo bene il campo, ma poi ci sentiamo in casa. Io fuori dal campo? La mia famiglia mi aiuta in tutto. Poi io ho la fortuna di stare a casa e questa è una grande fortuna. Poi ci stanno più del 50% dei ragazzi che giocano con me, che purtroppo vive fuori da casa, però è un bel sacrificio.La mia famiglia mi aiuta veramente tanto, mi sostiene in tutto, in tutto quello che devo fare. Poi è normale, ora sono abbastanza autonomo, però comunque loro fanno i guardiani. Io da quando sono piccolo gioco a calcio e poi gioco qua, quindi mi ha aiutato tantissimo. Penso che proprio a legare con le persone, nella persona che sono oggi, sicuramente lo sport è stato fondamentale nella mia crescita. Io penso che fare uno sport come il calcio, quello che piace a me, uno sport di squadra così bello in cui vi dovete aiutare tra compagni per raggiungere un obiettivo è ancora più bello. Se sono sempre stato difensore? Giocavo sempre in attacco perché mi piaceva fare gol. Poi in una partita si erano ammalati i due difensori, mi avevano messo a me, non mi avevano più spostato, mi ricordo questa cosa. La Juve è sempre la Juve diciamo. Cioè queste squadre di questo calibro sono sempre forti chiunque gioca.Quindi come con l'Inter abbiamo vinto una a zero, però è stata una partita difficile e stavano sotto di noi in classifica. Poi l'altro giorno hanno giocato con il Napoli, hanno vinto tre a zero. Questo dimostra che sono una squadra forte.A me piace anche cambiare, però devo dire che so due ruoli che mi piace fare entrambi. Forse preferisco anche fare di più il terzo di difesa.Mi piace di più, però non cambia quasi niente. Cioè il terzo so un po' più aperto e potrei spingere un po' di più il quarto, un po' più un marcatore. Poi diciamo che dipende anche dal tipo di pressione che uno fa, perché se uno pressa uomo contro uomo magari un difensore si alza sulla mezzala, quindi diciamo abbastanza simile.Perché magari il braccetto anche si alza sulla mezzala in certi tipi di pressioni. Sicuramente la prima squadra gioca con un sistema che diciamo la zona, loro difendono la zona. Sicuramente per me Romagnoli è bravissimo a tenere la linea, le letture che ha sono veramente importanti. Invece quando gioco a tre mi piace tanto Bastoni. Io poi sono abbastanza malato di partite, me ne guardo tutte. Quindi mi piace come si comportano i vari giocatori. Punzi? Presente sotto il punto di vista mentale, perché lui penso che tenga a ciò che fa in una maniera… proprio tanto ci tiene, e secondo me è giusto così. E quindi questo ci fa venire a noi anche quella tensione. Ci fa stare sempre sul pezzo, sempre concentrati. Soprattutto per i nuovi o per chi non ce l'ha avuto, è un sistema che richiede un po' di tempo.Un po' di tempo. Però io che ce l'ho avuto in Under-18 devo dire che adesso magari lo ritrovo e dico… va bene. Cioè rispetto magari a come abbiamo lavorato l'anno scorso, che era un modo diverso, non sbagliato, era un modo diverso, magari io mi trovo bene con il mister su come lavora.