Quagliarella elogia Chivu: «Ha dimostrato intelligenza, partendo dalla base di Inzaghi e mettendoci del suo. Ci sono delle piccolezze che fanno la differenza» | OneFootball

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·5 ottobre 2025

Quagliarella elogia Chivu: «Ha dimostrato intelligenza, partendo dalla base di Inzaghi e mettendoci del suo. Ci sono delle piccolezze che fanno la differenza»

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Quagliarella elogia Chivu: «Ha dimostrato intelligenza, partendo dalla base di Inzaghi e mettendoci del suo». Le parole dell’ex attaccante

Dopo la vittoria dei nerazzurri contro la Cremonese, l’ex attaccante Fabio Quagliarella ha commentato a Skysport il momento dell’Inter e le prospettive della squadra di Cristian Chivu in ottica scudetto. Secondo l’ex blucerchiato, la formazione milanese ha tutte le carte in regola per competere con le altre big del campionato, grazie alla qualità della rosa e alla mentalità vincente consolidata nel tempo. La gestione dei giovani attaccanti come Bonny e Pio Esposito dimostra inoltre la fiducia che Chivu ripone nella panchina e l’importanza di avere alternative di qualità.

Il gioco e le idee del tecnico

Quagliarella sottolinea anche l’intelligenza tattica del tecnico romeno, capace di mantenere alcuni punti chiave ereditati da Inzaghi, come l’equilibrio difensivo, ma inserendo elementi distintivi come il gioco verticale e la riaggressione immediata. Anche con un’esperienza limitata in Serie A, Chivu sta convincendo i giocatori grazie a idee chiare e risultati concreti.


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La pressione e la reattività mentale

Infine, l’ex attaccante evidenzia l’importanza della riaggressione sui contrasti: la richiesta di Chivu di recuperare subito la palla stimola la reattività mentale della squadra e valorizza il sostegno del pubblico a San Siro, elementi che possono fare la differenza nel corso della stagione.

L’INTER SEMBRA POTER ANDARE DRITTO COME IN ALTRE STAGIONI – «Sono d’accordo. Da inizio stagione che dico che l’Inter, all’inizio sulla carta, possa essere la rivale numero uno del Napoli. In questo momento lo sta dimostrando e poi siamo all’inizio e la squadra di Conte può anche perdere dei punti nonostante sia fortissimo. La squadra nerazzurra può stare lì per rosa, qualità dei giocatori, per mentalità, sono abituati a stare sempre in vetta. Con Bonny ed Esposito fanno capire che Chivu dà loro fiducia perché ha bisogno di allungare la panchina, di avere alternative».

SI PARLA TANTO DI CHIVU. IL PRIMO CONTE, QUANDO APPRODÒ ALLA JUVE, NON AVEVA TUTTE QUESTE PANCHINE IN SERIE A – «Chivu ha dimostrato intelligenza. Ha calcato quello che ha lasciato Inzaghi però poi ci ha messo del suo: il gioco verticale, la riaggressione, meno possesso e sta dimostrando le sue idee. Anche Conte alla Juve non aveva 500 panchine in Serie A. Ma se i giocatori capiscono che l’allenatore anche se giovane e non ha tante esperienze, ma ha delle belle idee e le mette in campo e vedi i risultati lo segui a maggior ragione ancora di più».

ANCORA SULLA RIAGRESSIONE – «Quando perdi la palla devi subito provare a riprenderla. Quando l’allenatore ti chiede questo hai una reattività mentale, è un bello stimolo. Quando giochi in casa ti porti il pubblico dalla tua parte quando riaggredisci sui contrasti. Sono piccolezze che fanno la differenza».

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