Zerocinquantuno
·18 gennaio 2025
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·18 gennaio 2025
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I voti ai protagonisti di Bologna-Monza 3-1.
Ravaglia 6 – Maldini non si fa ipnotizzare e lo supera nell’unica vera occasione creata dal Monza. Impeccabile sui palloni alti, si concede anche un paio di giocate abbastanza rischiose coi piedi.
Posch 6 – Uscito dalla naftalina, inizia un po’ troppo emissivo e insicuro ma migliora col passare dei minuti. A ridosso dell’intervallo trasforma un comodo appoggio in rete in una cannonata verso la Curva San Luca. Beukema 6,5 – Sul gol Maldini lo anticipa già a centrocampo, scappa via e Sam non lo riprende più. Da lì in poi, solita prestazione solidissima e senza sbavature, senza mai farsi sovrastare dal gigante Djuric. Lucumí 6 – Cercando di evitare l’1-0 temporeggia tra Ciurria e Maldini e tenta di frapporsi nella linea di passaggio, ma non è fortunato. Poi, malgrado qualche piccolo sbandamento, si guadagna la piena sufficienza. Miranda 6 – I suoi cross non portano ad una rete ma allarmano sempre, come la sua costante presenza sulla trequarti. Appena cala e sbaglia qualcosa, Italiano lo rileva inserendo un mancino altrettanto educato ma più fresco.
Freuler 6,5 – Difficile fare la pagella ad un professore. Sembra non poter sbagliare mai, la mediana è casa sua e vi impone le sue regole. Ferguson 6,5 – Maltrattato da avversari e arbitro, mantiene comunque il sangue freddo e mette insieme una prestazione preziosa nel segno dell’intensità.
Orsolini 7,5 – Bruttini i primi venti minuti, ma quella palla sulla testa di Castro non la mettono in tanti. Come contro l’Inter si accende dopo l’assist e il 3-1 finale è il sigillo su una bella prova e sul suo definitivo ritorno. Odgaard 7,5 – In una squadra che gioca tanto sulle fasce e ha Castro come riferimento, lui è un sorta di jolly. E che jolly. Quella con cui si accomoda il pallone e poi infila Turati è una giocata di classe sopraffina. Dominguez 6,5 – Un altro assist e un’altra partita pimpante. Non conosce cali di ritmo, va sempre a tremila e per gli avversari è un brutto affare.
Castro 7 – Ancora un gol da bomber di razza, il secondo consecutivo. Sostituito nell’intervallo perché ammonito e forse non solo: chissà che contro il Borussia Dortmund non possa partire titolare ancora lui.
Dallinga (1′ st) 6 – Due colpi di testa, uno fuori dallo specchio e uno su cui Turati fa il gatto. Ma soprattutto uno sguardo diverso, più combattivo e coinvolto, segno dell’importanza dell’essersi finalmente sbloccato. Lykogiannis (21′ st) 6,5 – Il suo primo cross è per il gol di Orsolini, poi batte un corner che non diventa assist solo perché Turati si supera su Dallinga. Se è una riserva, è una riserva di lusso. Ndoye (21′ st) 6 – Appena dopo il suo ingresso la partita va in ghiaccio e lui può giocare mezzora con un filo di gas. De Silvestri (35′ st) 6 – Cameo di sostanza arricchito da una rasoiata sul palo interno sotto l’Andrea Costa, che lo adora e sarebbe impazzita per un suo gol. Fabbian (35′ st) s.v. – Anche oggi solo dieci minuti a disposizione, più per merito dei compagni (Odgaard su tutti) che per demeriti suoi.
Italiano 7 – Squadra improntata alla verticalità e all’attacco ma che non per questo si fa prendere da frenesia o paura quando si trova inaspettatamente sotto nel risultato. Il Bologna è più forte e meglio messo in campo, e tramite la sua identità ribalta il Monza battendolo per la terza volta in stagione e issandosi al sesto posto in classifica. La sensazione è che la scalata sia appena cominciata.
Arbitro Mariani e assistenti 5,5 – Sarebbero troppi i fischi errati da riportare, Mariani sbaglia molte scelte e spesso contro i rossoblù. A fare le spese di una direzione così così è in particolare Ferguson, più volte colpito sul viso senza che questo comporti sanzioni per gli avversari. Anzi, in un paio di occasioni lo scozzese viene addirittura punito con un fischio contrario dopo aver subito fallo.
Fabio Cassanelli
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)