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Vincenzo Visco·8 ottobre 2025
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Vincenzo Visco·8 ottobre 2025
In Serie A il tempo effettivo di gioco delle partite rasenta davvero soglie allarmanti.
Nelle prime sei giornate di campionato, i dati raccolti da Opta ripresi da Il Corriere dello Sport rivelano questo: tra il calcio effettivamente giocato e la durata complessiva delle partite ci sono discrepanze anche di oltre dieci minuti.
La media complessiva è di 97 minuti e 51 secondi, ma solo 52 minuti e 42 secondi sono “attivi”, ossia con la palla in gioco. In cima a questa speciale classifica ci sono Milan e Atalanta, capaci di garantire il maggior tempo effettivo, mentre la Fiorentina si piazza all’ultimo posto con appena 48 minuti di gioco reale per gara.
Le interruzioni – tra proteste, sostituzioni, falli tattici e revisioni VAR – continuano a ridurre il tempo effettivo di gioco, nonostante il recupero medio sia cresciuto dopo l’introduzione delle nuove linee guida FIFA, viste per la prima volta al Mondiale in Qatar e applicate quasi fedelmente in Premier League.
La forbice tra le squadre è ampia: Bologna-Genoa ha registrato la peggior performance con appena 49’07’’ di gioco effettivo, mentre Udinese-Milan ha toccato il picco con 61’57’’. Dodici minuti di differenza che, come sottolinea Il Corriere dello Sport, possono cambiare non solo il ritmo della gara ma anche l’equilibrio competitivo del campionato, dove ogni minuto “vivo” in più può fare la differenza nella classifica finale.
đź—ž Approfondimento ripreso da Il Corriere dello Sport
📸 Paolo Bruno - 2025 Getty Images