Lazionews24
·15 settembre 2025
Rambaudi critico: «Ho visto una Lazio spenta e che non si evolve. Il punto è che…»

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·15 settembre 2025
La sconfitta della Lazio contro il Sassuolo continua a far discutere, e tra le voci più critiche c’è quella di Roberto Rambaudi, ex calciatore biancoceleste, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei. Il suo giudizio è netto e senza sconti: la squadra di Sarri appare spenta, prevedibile e priva di identità.
Rambaudi ha analizzato il momento attuale della Lazio, sottolineando come i problemi non siano nati oggi: «L’anomalia è stata col Verona. Tutto il resto sono cose che dico da mesi. Il problema non è solo questa partita, ma una condizione generale che va avanti da anni. Questa Lazio è diventata una squadra statica, vecchia di idee, noiosa. E non solo da ieri».
L’ex attaccante ha ricordato come, fino a due anni fa, la Lazio potesse contare su giocatori con maggiore talento e fantasia, capaci di nascondere alcune lacune tattiche e tecniche. «All’epoca c’erano elementi che cambiavano le partite con una giocata. Oggi manca chi riesca a fare la differenza. Il gruppo attuale ha dimostrato che, se viene lasciato libero di giocare con coraggio, può ancora dire la sua, ma manca il guizzo».
Parlando dell’allenatore, Rambaudi ha puntato il dito anche contro Maurizio Sarri, accusandolo di non essere riuscito a dare una vera identità alla sua Lazio: «Non è tutta colpa di Sarri, ma un allenatore deve valorizzare ciò che ha. Questa squadra fa solo il compitino. In campo e fuori vedo zero idee. Anche il nervosismo generale è un segnale preoccupante. La Lazio è prevedibile in ogni fase del gioco».
Rambaudi non ha risparmiato nessuno, passando in rassegna anche le prestazioni individuali: «Contro il Sassuolo non c’è nulla da salvare. Dele-Bashiru non dà nulla, Guendouzi così è un giocatore normalissimo. Cancellieri, Castellanos… tutti sottotono. Non c’è un elemento che sia riuscito a incidere».
La critica dell’ex biancoceleste riflette un malcontento crescente tra tifosi e osservatori. La Lazio, dopo un’estate di mercato altalenante, fatica a trovare continuità e, soprattutto, un’identità precisa. Con il derby all’orizzonte, serve una reazione forte, ma per molti la sensazione è che i problemi siano più profondi di una singola sconfitta.
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