Lazionews24
·19 luglio 2025
Rambaudi sicuro: «Cancellieri ha cose da giocatore vero, ci lavorerei»

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·19 luglio 2025
L’ex calciatore della Lazio, Roberto Rambaudi, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei per commentare le prime fasi del ritiro biancoceleste sotto la guida di Maurizio Sarri. L’opinionista ha offerto il suo punto di vista sulla squadra, analizzando il lavoro del tecnico e le situazioni di alcuni giocatori chiave, dal centrocampo all’attacco. Secondo Rambaudi, i primi verdetti sono relativi: la vera sfida sarà trovare continuità.
L’analisi dell’ex biancoceleste si è concentrata su diversi profili, esprimendo fiducia per la costanza di Cataldi e vedendo in Cancellieri una potenziale sorpresa. Più cauto, invece, su Noslin, Rambaudi ha concluso con una sensazione netta sul ballottaggio in attacco, indicando in Dia l’uomo più adatto per il gioco di Sarri.
Ecco il suo intervento completo, nel quale ha analizzato nel dettaglio la situazione in casa Lazio:
«L’importante è avere un’idea e credere in quello che si fa. Sarri deve migliorare il gruppo che lo scorso anno ha fatto bene, c’è da lavorare e motivare. I primi verdetti dopo 5 giorni di ritiro sono relativi: il problema non è tanto l’impatto immediato, quanto la continuità». «Cataldi e Cancellieri? Il primo sappiamo che può dare, è continuo, da 6,5/7, è affidabile per quello che serve. A Cancellieri ho visto fare cose da giocatore vero ma anche perdersi un po’; ha comunque tecnica da abbinare allo sprint, ha delle qualità, ci lavorerei. Potrebbe essere la novità. Noslin rientra nella categoria di giocatori che ti fanno vedere una partita a mille e quella dopo invece si adagiano. Vediamo Sarri cosa riesce a tirare fuori da lui e lui quanta fame ha. La mia sensazione è che Castellanos non sia il prediletto di Sarri, però poi la verità la dirà il campo. Per il gioco di Sarri per me Dia è più funzionale».
Il punto più discusso dell’analisi di Rambaudi riguarda senza dubbio il centravanti. La sua sensazione che Taty Castellanos “non sia il prediletto di Sarri” e la sua preferenza tecnica per Boulaye Dia, ritenuto “più funzionale”, accendono il dibattito su quelle che saranno le gerarchie offensive della nuova Lazio. Sarà il campo, come sottolinea lo stesso Rambaudi, a dare il verdetto definitivo.