OneFootball
Redazione·17 gennaio 2023
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Redazione·17 gennaio 2023
Abbiamo incontrato Giacomo Raspadori a Coverciano in esclusiva, per l’occasione abbiamo potuto osservare in prima visione la nuova maglia adidas dell’Italia, appena presentata ufficialmente.
Oltre a Zaniolo, Pessina e Ricci, abbiamo parlato anche con lui del suo rapporto con l’Azzurro, a partire dalla convocazione per Euro 2020.
Ricordi le parole di Mancini quando ti ha convocato?
“Sono state parole che mi hanno segnato, perché mi ha detto che avrebbe voluto che facessi parte dei 26 dell’Europeo. È stato un momento anche molto toccante dal punto di vista emotivo, perché ero alle mie prime partite in Serie A, quindi è stato un grande attestato di stima, di fiducia e mi ha portato ad avere anche più consapevolezza di me stesso”.
E cosa hai pensato in quel momento?
“Ho pensato… in realtà ho fatto anche fatica a pensare, perché dici ‘Sta succedendo davvero?’. È stato un momento bellissimo e poi, chiaramente dopo, con l’andare avanti dei giorni, del percorso durante i gironi e poi durante la fase a eliminazione, è stato un grande momento formativo. Sono riuscito con l’aiuto dei compagni, sia per il livello dei calciatori sia per il loro spessore umano, a imparare tante cose”.
Il tuo ricordo più bello in Nazionale?
Cosa ti ricordi del gol all’Inghilterra a San Siro?
“È stata una grande emozione, soprattutto perché c’era lo stadio pieno, c’era grande entusiasmo e abbiamo fatto una grande partita. Poi c’erano i miei genitori in tribuna, quindi è stato doppiamente bello”.
Qualche tuo allenatore ti aveva definito “troppo buono”. Sei cambiato?
“Sì, sicuramente per il ruolo che ho potrebbe essere un limite. Ho cercato di andare a modificarmi, di andare ad aggiungere in campo quel po’ di malizia che può aiutarmi”.
Quanta voglia di Mondiale c’è per la tua generazione?
Qual è il tuo primo ricordo da tifoso Azzurro?
“Il Mondiale del 2006, avevo sei anni, ero con la mia famiglia e i miei amici a guardare la partita. Ricordo ancora che siamo scesi in paese a Castel Maggiore di Bologna a festeggiare tutti insieme, è stato un momento magico”.