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·13 dicembre 2024
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Massimo Rastelli ha parlato in esclusiva per CagliariNews24 tra Cagliari Atalanta, scudetto e Nazionale.
Ora la squadra di Davide Nicola se la dovrà vedere con una versione schiacciasassi dell’Atalanta. Lei signor Rastelli come pensa che possa andare la partita per il Cagliari?
«E’ chiaro che giocare contro questa Atalanta sta diventando difficile per tutti, lo stiamo vedendo in Champions League oltre che in campionato. Sabato l’Atalanta si presenta a Cagliari da capolista ma il calcio ci insegna che non bisogna dare nulla per scontato, tutte le partite vanno giocate. Per di più i rossoblù hanno un trend positivo con la Dea, negli ultimi anni tante volte è riuscita a fare risultato pieno. La speranza è che la squadra di Gasperini abbia speso un po’ di energie fisiche e mentali contro il Real Madrid e che possa arrivare meno carica per poter ottenere un risultato positico. I rossoblù dovranno avere coraggio e la fiducia di poter fare un buon risultato».
In Sardegna arriva la capolista del campionato di Serie A 2024-2025, pensa che l’Atalanta posso arrivare fino in fondo? Le varie Inter, Napoli e Juventus sono più attrezzate per puntare allo scudetto?
«Credo che l’Atalanta negli ultimi anni abbia dimostrato di aver raggiunto consapevolezza e maturità. Questo li ha portati a vincere l’Europa League e poi è sempre stata tra le prime anche se poi le mancava qualcosina, forse proprio la convinzione di poter puntare allo scudetto. Secondo me però davanti si è trovata squadre con strutture diverse come Inter, Napoli, la stessa Juventus di qualche anno fa ed il Milan. Penso che abbia colmato questo gap di convinzione e maturità per giocarsi lo scudetto fino alla fine. Questo può succedere a patto che non ci siano degli infortuni per i giocatori più importanti, una cosa che può essere determinante in una rosa non così ampia dal punto di vista delle scelte al contrario di Inter, Milan e Napoli. Questo potrebbe penalizzare l’Atalanta ma qualora non dovessero esserci queste condizioni sono convinto che potranno arrivare fino alla fine».
Nonostante la sconfitta rimediata a San Siro con la Francia, l’Italia di Luciano Spalletti ha intrapreso un percorso positivo. Quali pensa che siano i punti di riferimento di questa Nazionale in termini di singoli?
«Il percorso è positivo ed è quello che tutti ci auguravamo dopo la debacle dell’Europeo, ora ci sono tanti ragazzi giovani ed interessanti che possono crescere ulteriormente facendo maggiore esperienza con la maglia dell’Italia. Ci sono tanti giovani che mi piacciono, da Calafiori a Frattesi, poi vedo che Retegui sta trovando tanta continuità di gol, sta facendo bene anche in campionato. Ora si sta rivendendo anche il Di Lorenzo dell’anno in cui il Napoli vinse lo scudetto. C’è anche Dimarco e tanti ragazzi giovani che anche se non sono di primissimo pelo. Hanno raggiunto l’età della piena maturità, 25-26 anni, sono nel pieno della maturità calcistica. Hanno ancora tanto da dare sotto l’aspetto dell’età ma alle spalle hanno già tanti anni e campionati e questo può essere positivo per gli Azzurri».