⚠️ Real-Juve vuol dire... EPISODI ASSURDI! I 5️⃣ momenti da conoscere 🧨 | OneFootball

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Diego D'Avanzo·22 ottobre 2025

⚠️ Real-Juve vuol dire... EPISODI ASSURDI! I 5️⃣ momenti da conoscere 🧨

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Real Madrid e Juventus si sono incrociate 21 volte in Champions League (o Coppa Campioni) e in diverse occasioni sono avvenuti degli eventi memorabili, alcuni dei quali dimenticati dalle generazioni più giovani.

Vediamo i 5 episodi più particolari avvenuti in questo match.


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Spoiler: non ci saranno riferimenti ad "Asensio 4-1 è finita", perché in realtà quella finale è stata - tutto sommato - "normale" se paragonata agli altri momenti.


La testata di Sivori nel 1962

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Il primo evento da ricordare coincide con la prima partita nella storia tra Juventus e Real Madrid in Coppa Campioni: quarti di finale dell'edizione 1961/62. I blancos hanno già in bacheca 5 trofei europei e giocano l'andata al Comunale di Torino: 1-0 firmato da Di Stefano.

Se il Pallone d'Oro del Real trova il gol al 20' minuto, quello della Juventus perde il senno dopo pochi minuti.

Perché Omar Sivori - Pallone d'Oro in carica - capeggia la reazione dei bianconeri e durante un'avanzata subisce un brutto fallo da parte di Canario (attaccante piuttosto rude dei blancos). La reazione dell'italo-argentino è immediata, si evita la rissa per poco ma è rimandata solo di qualche istante.

Vicino a Sivori infatti passa il difensore Pachin che gli sussurra: "Te falta la pluma por parecer un indiano", ossia "Ti manca solo la piuma per sembrare un indiano". L'attaccante allora gli rifila una testata sul naso, rompendoglielo sul colpo. L'arbitro però non vede nulla e lascia correre.

Al ritorno proprio Sivori segnerà il gol dell'1-0 che costringerà il Real Madrid alla prima sconfitta al Bernabeu della sua storia in Coppa Campioni. I blancos vinsero lo spareggio in campo neutro (a Parigi) e arrivarono sino alla finale, persa contro il Benfica di Eusebio.


Il gol dubbio di Mijatovic nella finale 97/98

La finale di Champions League del 1997/98 è quella che interrompe il digiuno più lungo del Real Madrid nella competizione: l'1-0 contro la Juventus all'Amsterdam Arena riporta il trofeo a Madrid dopo 32 anni.

Il gol decisivo è di Predrag Mijatović al 66' minuto: attaccante montenegrino che ribadisce in rete un tiro deviato di Roberto Carlos. Le proteste nascono dalla mancanza di immagini a campo largo: Pessotto sulla fascia opposta teneva in gioco Mijatović? Nessuno lo sa con certezza.

In seguito hanno espresso il loro parere sia Pessotto che Mijatović: il difensore ha sempre definito "irregolare" il gol, mentre l'attaccante sostiene che il difensore si  "sia accorto della bontà della rete".


La standing ovation a Del Piero nel 2008

A novembre 2008 la Juventus gioca al Santiago Bernabeu la seconda giornata del girone di Champions League. Del Piero è il capocannoniere in carica della Serie A e nonostante i 34 anni offre una prestazione da standing ovation, letteralmente.

Alex è l'unico giocatore che era in campo durante la finale persa col Real del 1998 (episodio sopra) e la Juve non riesce a battere in casa i blancos dal 1962, proprio dalla gara che seguì la testata di Sivori.

Impresa che riesce a quella Juventus grazie alla doppietta di Del Piero: mancino da fuori area e punizione che battono Casillas, quasi sfiorando la tripletta. Nel recupero Claudio Ranieri gli concede l'applauso di tutto lo stadio.

"Il momento più emozionante è stato il gol alla Germania nel Mondiale del 2006 per la situazione e l’importanza della gara. Poi c’è sicuramente la standing ovation al Bernabeu", per citare Del Piero stesso.


La rovesciata di CR7 e un'altra standing ovation

Da un omaggio all'altro: passano poco più di 10 anni e questa volta è CR7 a prendersi la standing ovation dello Juventus Stadium. La rovesciata del 2-0 (gara finita 3-0) a 2.23 metri di altezza è generazionale, la faccia di Buffon è emblematica e le mani in testa di Zidane sintetizzano la reazione di tutti a quella giocata.

Proprio quell'istante getta il seme del trasferimento di Cristiano Ronaldo in bianconero, che avverrà due anni dopo: "Un momento incredibile, devo ringraziare tutti i tifosi della Juventus. Quello che hanno fatto è stato qualcosa di fantastico, non mi era mai accaduto durante tutta la mia carriera".


Il rigore su L. Vazquez e il "bidone dell'immondizia"

Il ritorno di quel quarto di finale nel 2018 regala un altro momento storico di questa rivalità e nella carriera di Buffon, e c'entra sempre CR7.

Perché la Juventus rimonta e va sul 3-0 con la doppietta di Mandzukic e il gol di Matuidi, ma nel finale l'arbitro Michael Oliver fischia un rigore per un contatto tra Benatia e Lucas Vazquez. Dal dischetto va Ronaldo che, ovviamente, non sbaglia e lancia il Real Madrid in semifinale.

Nel post-partita Buffon entra nella storia delle dichiarazioni nella mixed zone: "L'arbitro [...] ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore, mi ha espulso alla mia ultima partita in Champions". Uno sfogo reale, doloroso ma anche un meme vivissimo tutt'ora.


📸 Emilio Andreoli - 2018 Getty Images