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·1 luglio 2025
Real Madrid-Juve, l’ossessione di Pérez e il dubbio Mbappé. La «bestia nera» con la febbre e il presidente che vuole il mondo

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·1 luglio 2025
Il nuovo Mondiale per Club entra nella sua fase più calda e, come da copione, quando l’aria si fa incandescente e un trofeo luccica all’orizzonte, entra in scena lui: Florentino Pérez. La sfida di questa sera contro la Juve non è una partita come le altre per il Real Madrid, ma il primo, vero ostacolo verso quello che il “presidentissimo” ha definito l’obiettivo più immediato del club. Una missione così sentita da giustificare un’estate di investimenti mirati e discorsi motivazionali, il tutto sotto gli occhi di un’unica, grande stella la cui presenza contro i bianconeri è avvolta nel mistero: Kylian Mbappé. Non è un caso che proprio la sua immagine, nonostante un fastidioso problema fisico, campeggi sulla prima pagina del Corriere dello Sport di oggi, a testimonianza di come il suo recupero sia l’ago della bilancia della super sfida.La determinazione di Pérez è stata chiara fin dall’inizio della stagione. Per aggiungere il nuovo formato del Mondiale alla già stracolma bacheca della Casa Blanca, non ha badato a spese. Ha salutato Carlo Ancelotti e ha reclutato il figliol prodigo Xabi Alonso, versando otto milioni nelle casse del Bayer Leverkusen per liberarlo con un anno d’anticipo. Ne ha pagati altri dieci per assicurarsi subito Trent Alexander-Arnold, il cui contratto con il Liverpool era scaduto ieri, e non ha esitato un istante a sborsare i cinquantotto milioni della clausola per strappare Dean Huijsen al Bournemouth. Ai nuovi arrivati, Florentino ha subito indicato la via: «Capirete in fretta che, qui, ogni titolo vinto è uno stimolo per conquistare quello successivo. E il prossimo è il Mondiale per club». Un concetto ribadito presentandosi di persona a Palm Beach per caricare la squadra alla vigilia della sfida con la Juventus.
Tutto ruota, però, intorno alle condizioni del suo fuoriclasse. Mbappé è reduce da una forma acuta di gastroenterite che lo rende in forte dubbio. Xabi Alonso spera di recuperarlo, perché il francese contro la Juventus si è sempre trasformato in una vera e propria “bestia nera”, un incubo ricorrente per la difesa bianconera. La sua storia contro la Juve inizia nel modo più crudele per i torinesi: semifinale di Champions League 2017. Il suo Monaco viene eliminato, ma è proprio un giovanissimo Mbappé a segnare allo Juventus Stadium l’unico gol dei monegaschi nel doppio confronto, diventando all’epoca il più giovane marcatore in una semifinale di Champions. È un sigillo che, pur nella sconfitta, annuncia al mondo il suo status di predestinato.Il conto, salatissimo per la Juventus, si aggiorna nella fase a gironi della Champions 2022-23. Con la maglia del PSG, Mbappé è semplicemente devastante: all’andata, al Parco dei Principi, annichilisce la difesa bianconera con una doppietta da urlo che decide la partita (2-1). Al ritorno, a Torino, il copione non cambia: è ancora lui ad aprire le marcature con una delle sue classiche accelerazioni letali, contribuendo a un’altra vittoria parigina per 2-1. Il suo bilancio personale è impietoso: quattro gol in quattro partite, lasciando sempre il suo marchio velenoso.Ecco perché la sua presenza, anche solo a gara in corso, sposta gli equilibri. Mentre Dani Carvajal, futuro capitano, carica i suoi – «La Juventus è più forte degli avversari affrontati finora, ma vogliamo fortemente conquistare i quarti» – l’attesa è tutta per la decisione di Xabi Alonso. Con o senza il suo numero 10, il Real Madrid si presenta con la fame di chi non può e non vuole fallire. Ma con Mbappé in campo, la fame si trasforma nella quasi certezza di avere l’arma letale per colpire ancora una volta la sua vittima preferita.
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