Reja: «Sarei potuto diventare campione d’Italia con Riva, ma ecco cosa successe! Su Cellino…» | OneFootball

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·9 ottobre 2025

Reja: «Sarei potuto diventare campione d’Italia con Riva, ma ecco cosa successe! Su Cellino…»

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Edoardo Reja, ex tecnico del Cagliari, ha rilasciato un’intervista circa la propria carriera calcistica per l’edizione odierna de “La Rosea”. Le parole

Giornata di festa per Edy Reja, storico allenatore che domani spegnerà ottanta candeline! L’ex tecnico del Cagliari, protagonista di un importante periodo alla guida dei rossoblù, è stato celebrato da La Gazzetta dello Sport con un’intervista esclusiva. Nel colloquio, Reja ha ripercorso la propria lunga carriera tra panchine e ricordi, soffermandosi anche sull’esperienza vissuta in Sardegna e citando con affetto il leggendario Gigi Riva, icona eterna del calcio isolano. Vi proponiamo alcune delle sue dichiarazioni:

COMPLEANNO«E come tradizione festeggerò il compleanno alla Barcolana (la kermesse velica che si svolge ogni anno ora a Trieste, ndr). L’ho sempre fatto, tranne quando allenavo l’Albania, perché la data della regata coincideva con gli impegni della Nazionali».


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SODALIZI«Con me, sempre dal Friuli, arrivò anche Fabio Cappello. Diventammo subito amici e non ci siamo mai persi di vista. Vivevamo nello stesso appartamento, giocavamo assieme a centrocampo. Lui era tecnicamente molto più bravo, ma io correvo tanto…».

STRADE CALCISTICHE«Io andai a Palermo, dove vissi una bellissima esperienza di vita e calcistica, ma mi stavo trasferendo al Cagliari, l’anno prima dello scudetto. All’ultimo momento ci fu un’offerta più alta del Palermo e Mazza mi cedette a loro. Avrei potuto diventare campione d’Italia con Riva…».

SODDISFAZIONI«Sarei potuto arrivare prima in A, ma dopo averla conquistata con Vicenza, Brescia e Cagliari preferii fare altre scelte».

CARATTERE«Preferisco essere chiaro e questo a volte può essere un problema. Con Corioni (a Brescia, ndr) e Cellino (a Cagliari, ndr) lo è stato».

CELLINO«Sono grato a lui. Avevo 58 anni e avevo deciso di smettere di allenare, non avevo più voglia. Fu lui a convincermi a proseguire».

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