Calcio e Finanza
·1 dicembre 2024
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Il 31 ottobre 2026 è una data da segnare sul calendario: quel giorno gli occhi degli osservatori UEFA avranno concluso il loro tour tra gli impianti sportivi italiani candidati a ospitare le gare di EURO 2032, manifestazione che verrà organizzata insieme alla Turchia.
Come riportato da La Nazione, rientrare nello slot di città che ospiteranno le Nazionali vorrebbe dire un’iniezione economica di non poco conto che potrebbe rivelarsi una carta in più per il completamento dei lavori al Franchi di Firenze. Ma nulla è ancora detto.
Oltre a Firenze che, stando alle promesse di Palazzo Vecchio per quella data dovrebbe avere già 35mila posti a sedere da far visionare ai delegati, sono infatti al momento altre nove le città candidate dalla FIGC per ospitare la rassegna continentale:
Dovranno essere poi scremate a cinque (altrettante spettano alla Turchia). In questo momento sono praticamente a norma solo l’Allianz Stadium di Torino (che si chiamerà Juventus Stadium nell’ambito delle competizioni UEFA), l’Olimpico di Roma e San Siro a Milano mentre in tutte le altre sedi sono necessari opere tali che implicano di fatto la costruzione di nuovi impianti o comunque di ammodernamenti.
La UEFA ha indicato in tutto la necessità di almeno quattro stadi dalla capienza minima 40mila posti e il Franchi restaurato rientrerebbe nella categoria. Ma sono da tenere in considerazione anche gli altri requisiti UEFA per l’attuale format degli Europei. C’è grande attenzione all’extra-campo, partendo dalla mobilità da e per gli impianti cittadini, fino alla sicurezza per i tifosi.
Il coinvolgimento dei tifosi dev’essere organizzato per essere inclusivo e festoso, promuovendo il lato “turistico” dell’evento con una ricaduta pratica sulle città ospitanti. Nel 2032 sarà pienamente operativa da quattro anni la linea tramviaria 3.2.2 Libertà-Rovezzano che attraverserà il cuore del Campo di Marte. Sul fronte dei servizi Firenze potrà anche farsi forte del nuovo maxi parcheggio scambiatore da tremila posti che dovrebbe sorgere a ridosso della ferrovia.