Calcio e Finanza
·11 ottobre 2025
Restyling, mantenimento o nuovo impianto: il Bologna studia il futuro dello stadio

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·11 ottobre 2025
A più di nove anni dalla presentazione del progetto di ristrutturazione dello stadio Dall’Ara alla Soprintendenza, tutto è ancora fermo. Eppure, il tempo stringe: entro la fine del mese scadono i termini per candidare Bologna come sede di EURO 2032, e il sindaco Matteo Lepore ha annunciato una road map che dovrebbe essere definita entro metà mese.
Nei prossimi giorni – spiega l’edizione odierna de Il Resto del Carlino – è previsto un incontro tra i vertici del Bologna Calcio e quelli di Palazzo d’Accursio, a pochi giorni dalle dure parole del presidente della FIFA, Gianni Infantino, che ha esortato la politica italiana ad agire con decisione.
Intervenuto alla trasmissione Dedalus su È Tv, il sindaco Lepore ha fatto il punto sulla situazione: «Voglio chiarire che il Dall’Ara non ha bisogno di interventi strutturali per restare agibile: potrà funzionare ancora per 15 o 20 anni così com’è. Tuttavia, se vogliamo ospitare un Europeo e avere uno stadio moderno, servono una copertura e un progetto importante come quello proposto — o, in alternativa, un piano equivalente. Dopo il Covid i costi sono aumentati in modo tale da rendere il progetto di restyling troppo oneroso per il Bologna Calcio».
Il Comune, infatti, non intende superare il contributo iniziale di 40 milioni di euro, mentre tutti gli aumenti dei costi restano a carico della società. «Di recente – ha aggiunto Lepore – il ministro dello Sport Andrea Abodi è venuto a Bologna e ha chiarito che i fondi statali per gli stadi non saranno contributi a fondo perduto, ma prestiti. Potrà però intervenire anche l’Istituto per il Credito Sportivo. Stiamo valutando la situazione e attendiamo che il Bologna ci comunichi come intende procedere, magari ipotizzando una ristrutturazione ridotta».
Da Casteldebole, però, trapela un’altra prospettiva: il club starebbe valutando se portare avanti il progetto originario o costruire un nuovo stadio. Su questo punto, Lepore è stato netto: «Conoscendo la storia del Dall’Ara e i precedenti tentativi di costruire un nuovo impianto, voglio capire se ci sono davvero investitori disposti a finanziare l’opera e chi metterà i soldi. Il Comune può destinare risorse solo al Dall’Ara, non a un nuovo stadio».
Il vertice tra Comune e società rossoblù, atteso nei prossimi giorni, dovrà chiarire il futuro del progetto. Il tempo, però, è agli sgoccioli: con la candidatura a EURO 2032 e i fondi governativi in bilico, Bologna deve decidere rapidamente come muoversi.
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