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Diego D'Avanzo·8 dicembre 2025
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Diego D'Avanzo·8 dicembre 2025
La Fiorentina è rimasta l'unica squadra in Serie A senza vittorie dopo 14 giornate: 6 punti conquistati e addirittura -25 rispetto a quelli dell'anno scorso nello stesso periodo. Il peggiore scarto nella storia del campionato.
Il rischio di retrocedere si fa sempre più concreto e avrebbe del clamoroso, così com'è accaduto anche altre volte in Serie A. Vediamo quindi le "Discese in B" più inaspettate in Italia.

Il Milan più modesto dal dopoguerra in avanti risale in Serie A nel 1981, dopo essere retrocesso l'anno prima a causa dello scandalo "Totonero" legato al calcio-scommesse.
La risalita in Serie A con l'allenatore Massimo Giacomini è immediata, ma a lui viene preferitio Gigi Radice in panchina. Nella rosa ci sono anche dei nomi di spicco: Franco Baresi (22 anni), Fulvio Collovati, Aldo Maldera, Evani, Tassotti, Novellino e il neo-acquisto Joe Jordan.
L'inizio è stentato ma non terribile, poi Baresi è costretto ai box per un'infezione da staffilococco che lo tiene fermo più di 2 mesi. Prima la squadra non riusciva a segnare e, ora, non difende neanche al meglio: in 13 gare ottiene solo 3 vittorie.
Nel frattempo l'allenatore cambia e in panchina si siede Italo Galbiati: i risultati non migliorano e arriva anche una sconfitta contro il Como che sarebbe retrocesso nettamente.
Solo nelle ultime gare il Milan ha un moto d'orgoglio: troppo tardi e con dramma finale annesso, ossia la vittoria in rimonta all'ultima giornata contro il Cesena. Servirebbe la sconfitta del Genoa che, però, pareggia all'ultimo a Napoli.

La Fiorentina arriva da delle annate negative in termini di risultati nonostante abbia delle individualità importanti: il 1993 però sembra l'annata in cui si può tornare in Europa. La rosa è sbilanciata in attacco ma sicuramente non è da retrocessione: Batistuta, Effenberg, Laudrup e Baiano a cui aggiungere giocatori affidabili come Stefano Pioli.
La squadra infatti parte bene, subisce un 7-3 in casa col Milan che è sintomo di una squadra arrembante, allenata da Gigi Radice che che (come al Milan 11 anni prima) viene esonerato. Questa volta senza motivo, alla 14esima giornata e al 6° posto. Tutto per colpa di una litigata col presidente Cecchi Gori dopo una sconfitta con l'Atalanta.
Da questo momento la squadra crolla: nelle ultime 20 giornate vince soltanto 3 partite, il sostituto di Radice è Agroppi che dura 16 gare. La volata finale è affidata alla coppia Antognoni-Chiarugi (ex giocatori storici della Viola) che però vincono solo la partita finale contro il Foggia, fallendo anche un match fondamentale con l'Udinese.
La Serie A di inizio anni 2000 è spietata: è il periodo delle 7 sorelle e considerando che al 15° posto si retrocede, non c'è troppo spazio per salvarsi. L'Hellas Verona di Malesani però sembra attrezzato per farlo: Mutu, Gilardino, Camoranesi, Oddo, Frick, Colucci, Cassetti e Paolo Cannavaro.
Ad allenare l'Hellas c'è Alberto Malesani, che nel 1999 aveva vinto la Coppa UEFA: un tecnico esperto che porta la squadra vicino alla zona-Europa: alla 21esima è addirittura al 7° posto, a un solo punto dal 6°. Malesani firma anche il rinnovo a stagione in corso perché tutto va come previsto e forse anche meglio.
Qualche infortunio rende più difficile il finale di stagione, gli stipendi non arrivano da 3 mesi (come ammetterà in futuro il presidente Pastorello) e la situazione diventa sempre più catastrofica col passare delle giornate: 9 sconfitte in 13 partite. La chance definitiva viene sprecata malamente: sconfitta per 3-0 all'ultima giornata con il Piacenza e retrocessione certificata.
La Sampdoria di Cassano e Pazzini arriva al 4° posto nella stagione 2009/10, in panchina c'è Gigi Delneri con Marotta e Paratici in società. Uno squadrone che si sfalda a partire dall'estate: il tecnico va alla Juventus insieme ai due dirigenti.
Mimmo Di Carlo si prende la responsabilità di proseguire un'annata fantastica, obiettivo fallito sin dai preliminari di Champions: sconfitta netta all'andata, un ritorno fantastico che viene spezzato ai supplementari da un gol di Pizarro.
L'avvio di stagione è sotto le aspettative, ma non è disastroso, fino a quando Cassano non viene escluso dalla squadra: il giocatore non presenzia al premio “Rete d’Argento” come richiesto dal presidente Garrone. Volano insulti e FantAntonio finisce lì la sua stagione.
A gennaio la Samp cede anche Pazzini all'Inter per 12 milioni più Biabiany, al suo posto arrivano Macheda e Maccarone: troppo poco anche solo per avvicinarsi alla qualità del duo Cassano-Pazzini, ora dissolto.
Alla 28a giornata Di Carlo viene esonerato, prende il suo posto Cavasin che però non riesce a risollevare la squadra: solo una vittoria in 10 partite e 7 sconfitte tra cui tutte le ultime 3 giornate, con retrocessione già ufficializzata alla penultima.
📸 Martin Rose - 2010 Getty Images
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