Inter News 24
·20 ottobre 2025
Rigore Milan Fiorentina, episodio analogo a Juve Inter e stesso arbitro al Var: la decisione è opposta! Il cortocircuito che fa infuriare i tifosi

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·20 ottobre 2025
Il calcio di rigore concesso al Milan contro la Fiorentina, che ha di fatto deciso la partita, ha scatenato un putiferio di polemiche, facendo inorridire moviolisti e opinionisti. Un penalty che sarebbe apparso quantomeno dubbio anche se fischiato in presa diretta dall’arbitro Livio Marinelli, ma che diventa “grottesco”, per usare le parole del direttore sportivo viola Daniele Pradè, se assegnato dopo l’intervento del VAR e l’On-Field Review. Il contatto tra Fabiano Parisi e l’attaccante rossonero Santiago Gimenez è apparso ai più troppo leggero per giustificare una revisione e un cambio di decisione così radicale.
Ma si va oltre il grottesco se si confronta questo episodio con uno quasi identico avvenuto solo poche settimane prima, durante Juventus-Inter. In quell’occasione, una manata del centrocampista bianconero Khéphren Thuram sul volto dell’attaccante nerazzurro Ange-Yoan Bonny precedette il gol del definitivo 4-3 della Vecchia Signora. Nonostante le proteste della Beneamata, il VAR (allora Mazzoleni, con Abisso come AVAR) giudicò il contatto troppo lieve per annullare la rete. Una decisione avallata e persino elogiata a posteriori dal designatore Gianluca Rocchi, che parlò di “esempio per il futuro” e di linea dura contro le simulazioni.
L’elemento che rende la vicenda ancora più surreale, e che mina pesantemente la credibilità del sistema, è il nome dell’ufficiale al VAR: Rosario Abisso. Lo stesso Abisso che operava come AVAR in Juventus-Inter (quando il contatto fu giudicato leggero) era il VAR principale in Milan-Fiorentina (dove un contatto molto simile è valso un rigore decisivo). La stessa persona, nella stessa sala operativa, ha applicato due metri di giudizio diametralmente opposti per situazioni di gioco praticamente sovrapponibili. Un’incoerenza palese che alimenta dubbi, frustrazioni e polemiche, danneggiando la fiducia in uno strumento nato per ridurre gli errori e che, invece, in questo caso sembra averli amplificati. Episodi come questo, purtroppo, non fanno che allontanare gli appassionati e minare la credibilità di tutto il movimento calcistico italiano.
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