Rigore Vlahovic Pablo Marì, Cesari svela a sorpresa: «Questo episodio è stato sottoposto a UEFA e FIFA». Ecco cosa è accaduto | OneFootball

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·24 novembre 2025

Rigore Vlahovic Pablo Marì, Cesari svela a sorpresa: «Questo episodio è stato sottoposto a UEFA e FIFA». Ecco cosa è accaduto

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Rigore Vlahovic Pablo Marì, Graziano Cesari è tornato così a parlare dell’episodio avvenuto durante Fiorentina Juve di Serie A

Il pareggio per 1-1 all’Artemio Franchi ha lasciato in eredità un punto a testa per Fiorentina e Juventus, ma anche una lunga scia di polemiche arbitrali. L’episodio chiave, avvenuto al 16′ del primo tempo, continua a far discutere: il contatto in area tra Pablo Marì e Dusan Vlahovic, inizialmente sanzionato con il penalty dall’arbitro Doveri e poi revocato dopo l’intervento del VAR (guidato da Marco Guida).

A fare chiarezza definitiva sulla dinamica, ospite negli studi di Mediaset, è intervenuto l’ex arbitro internazionale Graziano Cesari. La sua analisi non solo assolve la decisione del VAR, ma svela un retroscena importante che coinvolge i massimi organismi calcistici mondiali.


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L’analisi tecnica: “Vlahovic si aggrappa, fallo precedente”

Secondo la moviola di Cesari, la complessità dell’azione ha ingannato l’occhio umano in presa diretta, rendendo indispensabile la tecnologia. L’ex fischietto ha ricostruito il duello fisico tra il difensore spagnolo della Fiorentina e il bomber serbo della Juve.

L’arbitro si fida della parte finale dell’azione e fischia rigore“, ha spiegato Cesari, riferendosi al momento in cui Marì sembra franare sull’avversario. Tuttavia, la verità è nell’inizio dell’azione: “Vlahovic si aggrappa a Pablo Marì per non farlo ruotare, la maglia si deforma e anche il difensore inevitabilmente si appoggia“.

Cesari ha chiarito che non si tratta di un fallo simultaneo, ma sequenziale: “Uno fa il primo contatto (Vlahovic) e l’altro risponde“. La trattenuta dell’attaccante, dunque, vizia tutto ciò che accade dopo.

La “sentenza” internazionale: UEFA e FIFA approvano

Ma il passaggio più rilevante dell’intervento riguarda la valutazione istituzionale dell’episodio. Cesari ha rivelato che il caso è stato oggetto di studio ai massimi livelli: “Questo episodio è stato sottoposto a UEFA e FIFA, che hanno confermato la bontà dell’intervento del VAR: non è calcio di rigore“.

Una “sentenza” che chiude il cerchio: la revoca del penalty non è stata un’interpretazione soggettiva di Guida, ma l’applicazione corretta del protocollo internazionale. Vlahovic ha commesso fallo per primo, rendendo nullo il successivo intervento del difensore. Caso chiuso, almeno per la moviola.

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