Rinnovo Spalletti al 2028: la Juventus può andare oltre al patto Champions. Motivi e tempistiche | OneFootball

Rinnovo Spalletti al 2028: la Juventus può andare oltre al patto Champions. Motivi e tempistiche del possibile nuovo prolungamento

Dopo soli due mesi dall’inizio dell’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus, il bilancio è estremamente positivo: l’allenatore toscano ha saputo restituire autostima e credibilità a un ambiente che ne aveva estremo bisogno. Il patto iniziale, basato su un accordo di soli otto mesi fino a giugno 2026, sembra ormai destinato a essere superato da un progetto a lungo termine con scadenza giugno 2028. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport.

Un matrimonio nato sotto i migliori auspici

La sintonia tra la società e il tecnico di Certaldo è totale. Sebbene esista già una clausola di rinnovo automatico legata alla qualificazione in Champions League, la dirigenza bianconera e l’allenatore sentono la necessità di andare oltre la semplice scadenza contrattuale per dare concretezza alla programmazione. La Juventus vede in Spalletti una guida sicura e autorevole, capace di calarsi perfettamente nella realtà del club e di rinascere professionalmente dopo l’esperienza con la Nazionale.

Strategia e mercato: sintonia alla Continassa

L’empatia che si respira alla Continassa coinvolge tutte le componenti societarie. Spalletti ha dimostrato grande intelligenza nel comprendere i limiti economici del club, muovendosi sul mercato con estrema comprensione e rispetto delle dinamiche aziendali. Questo atteggiamento ha accelerato le riflessioni sul prolungamento del contratto: l’AD Damien Comolli ha già sul tavolo l’ipotesi di un accordo fino al 2028, con l’obiettivo di ufficializzare la nuova “fumata bianca” nelle prossime settimane, probabilmente al termine della prima fase di Champions League.

Un segnale per lo spogliatoio e per i talenti

Proseguire con Spalletti ha un significato profondo anche per la gestione del gruppo. Dare stabilità alla guida tecnica è il segnale più forte che si possa inviare a quei giovani talenti, come Kenan Yildiz, che necessitano di garanzie su un futuro da protagonisti per resistere alle lusinghe dei grandi club europei. Blindare l’allenatore significa, di riflesso, blindare il progetto e le sue stelle, evitando di arrivare a maggio con troppe incertezze. La strada per il rinnovo appare dunque segnata, frutto naturale di una stima reciproca che sta trasformando una scommessa temporanea in un pilastro per il futuro bianconero.

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