Calcio e Finanza
·17 gennaio 2025
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·17 gennaio 2025
Lo studio legale Dupont-Hissel ha espresso la propria posizione a seguito del parere dell’Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea, Tamara Capeta, sul caso del ruolo del TAS in relazione al diritto comunitario. Lo studio si è espresso in qualità di rappresentante del RFC Seraing, il club dal quale è nato il caso e la conseguente questione pregiudiziale.
Lo studio è guidato da Jean-Louis Dupont e Martin Hissel. Dupont, in particolare, è il celebre avvocato della sentenza Bosman e colui che ha affiancato la Superlega nel caso che ha portato alla storica sentenza da parte dell’Unione europea.
Come hanno ricordato i due legali in una nota, secondo il parere dell’Avvocato Generale «i lodi arbitrali del TAS (Svizzera), essendo il risultato di un arbitrato forzato imposto dagli statuti della FIFA e poiché la FIFA e i suoi membri si sono arrogati il potere di autoapplicare le proprie sanzioni disciplinari, non hanno alcun effetto di res judicata nell’Unione Europea».
Di conseguenza, «i tribunali nazionali degli Stati membri dell’Unione europea possono e devono verificare la compatibilità di tali lodi derivanti da arbitrati forzati non solo con le norme di ordine pubblico dell’Ue, ma più in generale con tutte le disposizioni del diritto dell’Unione».
In qualità di legali di RFC Seraing, Hissel e Dupont hanno dunque dichiarato di essere «lieti del contenuto del parere dell’Avvocato Generale Capeta, perfettamente in linea con la posizione sostenuta da RFC Seraing negli ultimi 10 anni. Alla luce del parere dell’Avvocato Generale, possiamo già affermare che le pesantissime sanzioni disciplinari inflitte dalla FIFA a RFC Seraing, confermate dal TAS e successivamente “convalidate” dalla Corte d’Appello di Bruxelles, sono il risultato di una procedura completamente illegale. Questo avrà conseguenze concrete».
I legali sottolineano inoltre che «il parere dell’Avvocato Generale Capeta si applica non solo agli arbitrati del TAS derivanti dagli statuti della FIFA, della UEFA e delle loro Federazioni affiliate, ma anche a tutti gli altri arbitrati forzati, in particolare quelli imposti dagli statuti della maggior parte delle federazioni sportive internazionali». Gli avvocati hanno concluso precisando «che il parere di un Avvocato Generale non è vincolante per la Corte di Giustizia dell’Ue. La sentenza della CGUE è attesa nei prossimi mesi, probabilmente prima della pausa estiva».