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·11 novembre 2025

Rocchi: «Hojlund era da espulsione. Ma non va bene neanche l’atteggiamento di Ferguson»

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“È stato un buon weekend, siamo soddisfatti e siamo rientrati in linea. Sono molto più contento di prima”. Così ha esordito il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, nell’odierna puntata di Open Var su DAZN.

L’episodio più discusso è stato il cartellino giallo a Hojlund nella gara tra Bologna e Napoli per il colpo a Ferguson. “L’intensità è media, il colpo è sul costato. Chi subisce si tiene la faccia, ma il colpo è sul costato”, spiega il Var durante la partita. Rocchi spiega: “Per noi è espulsione, l’atteggiamento non va assolutamente bene. Il fatto che Ferguson trattenga Hojlund è vero, quindi doveva essere espulsione per Hojlund e ammonizione per Ferguson. Chi provoca una reazione va comunque sanzionato. Non dobbiamo però valutare l’intensità, perché il calciatore non deve avere questo atteggiamento. Anche perché noi stiamo andando in maniera molto severa sui gravi falli di gioco e i dati ci stanno dando ragione perché sono diminuiti. Questi nostri interventi servono a tutelare i giocatori”.


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“Quello che non mi piace per niente è la reazione del calciatore, tu ricevi un colpo sul costato e ti tocchi il viso. Il mondo arbitrali ha protetto i calciatori sui colpi sul viso, ma la cosa che mi dà più fastidio è che queste norme ora un calciatore le usa per fare ammonire un collega. Mi rivolgo ai calciatori, facciano una riflessione perché anche in questo caso un giocatore ha ricevuto qualcosa in meno per un suo atteggiamento e credo sia un autogol per loro”, ha aggiunto Rocchi.

Sull’episodio del rigore concesso al Milan contro il Parma, durante Open Var viene svelato l’audio del Var. Si sente l’arbitro Di Bello dire “per me lo calcia”, mentre in sala Var si sente “è Saelemaekers che gli va contro”, per poi ripetere al fischietto durante l’OFR “il difensore mette il piede a terra e Saelemaekers lo colpisce col ginocchio”. “È il difensore che va nella sua zona”, replica Di Bello, che poi aggiunge “io confermo il rigore, il pallone non lo tocca mai” e “non tocca mai il pallone, lo sgambetta”.

Rocchi sull’episodio specifico ha spiegato: “La decisione è corretta e Di Bello ha fatto un’ottima chiamata. Il fatto che sia molto bravo anche al Var permette una valutazione delle immagini con una tranquillità che altri arbitri potrebbero non avere. È un rigore chiaro, l’OFR è eccessiva. Preferisco però sempre una in più che una in meno, siamo mancati su questo. La cosa fondamentale è che la decisione sia dell’arbitro in campo. Di Bello fa la revisione in un clima serenissimo, ha avuto la lucidità di prendere la decisione corretta e devo fare i complimenti ai club. Se devo fare un appunto al Var è che il frame by frame, serve vedere l’azione in dinamica. In questo caso la bravura dell’arbitro è quella di avere la serenità di mantenere la propria decisione”.

Per quanto riguarda il rigore revocato al Lecce nella sfida contro l’Hellas Verona, Rocchi ha commentato: “Revisione ottima, è un rigore da rimuovere. La decisione in campo non è semplice, ma in questo caso conta la direzione del pallone. È un rigore da non concedere visto al monitor. Il Var deve suggerire degli elementi, ma non deve imporre nulla. Questo è un caso molto complesso in campo, quindi la revisione va bene”.

Sul gol annullato al Cagliari nella gara con il Como, l’opinione è stata la seguente: “Il gol è da annullare, il fallo è chiaro. È in fallo che si deve vedere in campo, sia arbitro che assistente sono in posizione per valutare. Questo comportava una OFR in meno. È un fallo chiaro, viene portata via la gamba da appoggio. Le polemiche restano a volte perché quando non decidi in campo dai la possibilità a qualcuno di commentare la tua decisione. Quando decidi in campo su una azione così, nessuno dice nulla”.

L’analisi poi si concentra sulla rete concessa, dopo un lungo controllo, al Genoa nella gara contro la Fiorentina. “Se Colombo avesse segnato subito dopo il tocco di mano, la rete sarebbe stata da annullare, ma non c’è immediatezza. In questo caso la punibilità è zero. Qui solo si poteva fare più velocemente”, ha concluso Rocchi.

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