Roma-Genoa 3-1, le pagelle: Dybala 100 e lode. Koné partirò, El Shaarawy joker | OneFootball

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Pagine Romaniste

·17 gennaio 2025

Roma-Genoa 3-1, le pagelle: Dybala 100 e lode. Koné partirò, El Shaarawy joker

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Pagine Romaniste (R. Gentili) – La Roma si rimette in carreggiata. Il secondo tempo di Bologna, salvato all’ultimo dal rigore di Dovbyk, è cancellato dal 3-1 contro il Genoa. Il primo mattone lo mette proprio l’attaccante ucraino. Saelemaekers, dopo aver cercato senza gloria due volte il tiro, si dedica all’assist. Il primo a raccoglierlo è Pellegrini, su cui Leali è rapido nell’andare a terra ma il portiere che ha sostituito Gollini, prossimo a trasferirsi definitivamente all’Olimpico come vice Svilar, nulla può sul tocco – che potenza per essere a due passi dalla porta! – di Artem. Chi di potenza ferisce, di potenza perisce.  L’esordiente Masini sfugge a Pellegrini, che sfortuna, e al volo trasforma l’angolo di Miretti nel pari.

Nel secondo tempo la Roma rifiorisce. Fuori il capitano per un problema muscolare, dentro El Shaarawy. Sarà la mossa vincente, l’ennesima targata Ranieri. Il Faraone poco pensa al passato genoano ed è un concentrato di strappi, recuperi e tiri. Quello del 60’ vale il raddoppio, certificato dal tris (70’) timbrato, attenendosi alla Lega, da Leali ma creato dal dirompente Koné e dalla presenza di Dybala. Paulo meglio non poteva festeggiare la centesima presenza con la Roma. Partita che l’ha visto protagonista: da quell’incrocio dei pali colpito al decimo, alle giocate – anche ortopedicamente irreali –  e agli assist. Indicativo il fatto che entrambe le reti siano arrivate dopo episodi dubbi, e non analizzati dal Var, di possibili calci di rigore. La mentalità sta cambiando.


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La Roma sale a 27 punti, il che significa nono posto. Davanti ci sono Bologna (30), Milan (31)e dietro Udinese (26), e prossimo avversario domenica 26 – che caso – e Genoa proprio a 23. L’Europa è lontana 5 punti – -Fiorentina a 32 – ma la strada ora ha un po’ di speranza.

LE PAGELLE

Svilar 6 – In panchina, dall’altra parte, c’è colui che molto probabilmente sarà il suo nuovo vice. Mostra a Gollini e alla Roma meno del solito. Incerto sul tiro centrale di Miretti al quarto d’ora, spiazzato dal potente e bel tiro di interno di Masini.

Mancini 6,5 – Si trattiene dall’affondare il piede onde evitare l’ammonizione che significherebbe squalifica ad Udinese.Ciononostante, non rinuncia a far sentire il fisico a Miretti. Aiuta a far salire.

Hummels 7 – Accompagna Pinamonti all’uscita, fino a centrocampo. Servito e puntualmente anticipato da Mats: una volta superata la metà tenta anche il tiro di controbalzo, andato tra le braccia di qualche tifoso. (Dal 75’ Pisilli sv)

Ndicka 6,5 – Avverte un problema all’occhio, rientrato in poco tempo. Non li chiude quando gli scorrazzano davanti. Nel secondo tempo ha poca attenzione quando rielabora ciò che recupera

Saelemaekers 7 – Queste tonalità di rossoblù, a differenze di quelle bolognesi, non gli evocano i migliori ricordi. All’andata rimediò la frattura del malleolo della caviglia sinistra; oggi, al ritorno, la gloria per l’ennesimo assist. Intraprendente nel cercare precedentemente la porta: oggi, però, è giornata di servizio. (Dal 75’ Celik sv)

Koné 7 – Il giorno, venerdì, ed il numero (17, come quello di maglia) sembrano presagio di giornata storta. È però il solito Manu. Lo trovi dietro quando c’è da pulire: svolge le pulizie con gran dovizia e forza. Non la esaurisce mai, mettendola tutta nel secondo tempo quando fa nascere la carambola del terzo gol.

Paredes 6,5 – Tanti piccoli buoni interventi, il più importane dei quali è l’intercetto in area davanti al naso di Pinamonti. Al centro in campo, al centro il tiro su punizione: potente, ma non angolata.

Angelino 6,5 – La lucina dello sterzo romanista è inizialmente più accesa a sinistra, col tempo la produttività – al netto dell’apprezzabile rovesciata – vira a destra. Così arriva il gol. Ricaricata la benzina, si riaccende e la Roma con lui. Crea il (secondo) vantaggio, custodito da ottime chiusure.

Pellegrini 5,5 – Non c’è due senza tre. Vince, di nuovo, il ballottaggio con Pisilli. Terza titolarità di fila. Ha una certa intesa con Angelino, svanita sotto i duri colpi dei difensori rossoblù. Coltiva la specialità di casa: attacca l’area, gira il cross di Saelemaekers e la respinta di Leali si trasforma nell’assist per Dovbyk. Ne realizza anche un altro: Masini segna il pareggio perché mal marcato. (Dal 46’ El Shaarawy 7 – Paulo fa 100, lui 300. Come l’abito che sta sempre bene. Ranieri lo mette in campo e lui scorrazza da una parte all’altra sin da subito. Recupera e trascina i compagni all’attacco, Dybala lo premia: Paulo appoggia dietro, il Faraone – senza badare al cuore e ai ricordi – apre l’interno destro su cui Leali nulla può).

Dybala 7,5 – Raggiunge quota cento da romanista. Centra quasi l’eurogol se non fosse che poi quella magnificenza di punizione finirà sull’incrocio dei pali. Principale bersaglio dell’irruenza degli uomini di Vieira, uno che di marcature se ne intende ed infatti ne studia una ben organizzata. Capito il perimetro, sguscia via in una danza di dribbling, finte e cambi di direzione. Tocchi ben dosati, ElSha conferma.

Dovbyk 6,5 – Contro le liguri scatta un feeling particolare con Saele: assist contro la Samp, assist contro il Genoa e Artem sempre presente. Essere attaccanti è anche questo: essere al posto giusto nel momento giusto. Ottimo lavoro di sponda.

Ranieri 6,5 – Con il Genoa De Rossi si sedette nell’ultima gara da tecnico giallorosso, oggi Sir Claudio ha annunciato l’addio – Ghisolfi e Friedkin permettendo – alla panchina al termine della stagione. Intanto, però, dà indicazioni e dispensa lezioni di lettura delle partite. Pellegrini dentro lo premia e lo condanna, la pedina che sceglie al suo posto – El Shaarawy – è quella vincente.  –

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