Calcionews24
·15 settembre 2025
Roma ko, Zazzaroni: «Curioso di capire cosa si inventerà Gasperini, a metà settembre non si può ancora rimpiangere Sancho»

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·15 settembre 2025
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, commenta così la sconfitta interna della Roma contro il Torino.
Parto dalle parole pronunciate sabato da Gasperini: «Centro sportivo e pubblico da Champions, sul resto dobbiamo lavorare». Parecchio.
Il resto è una Roma i cui soli dispensatori di qualità si chiamano Paulo Dybala, che ieri ha giocato non bene e solo un tempo da attaccante più o meno centrale e che nelle due precedenti occasioni aveva rappresentato degnamente Enel energia, e – per stessa ammissione dell’allenatore – Lorenzo Pellegrini che la partita col Toro l’ha vista per intero dalla panchina abbracciando e incoraggiando chi di volta in volta usciva dal campo.
Ha buoni numeri Mati Soulé, ma non è ancora in grado di prendere per mano una squadra del genere.
Il resto è innanzitutto una Roma sotto schiaffo dell’Uefa, come è stato spiegato in tutte le salse e a più voci, pertanto Gasperini deve fare con quello che ha trovato, anche se non è molto. Soprattutto davanti.
Quando si parla di attaccanti, infatti, il livello si misura anche, se non soprattutto, dalla precisione al tiro: ieri su ventidue tentativi nessuno ha interessato la porta di Israel. Nemmeno nei dieci minuti finali quando la squadra ha cercato il pareggio con maggiore convinzione e tanta confusione.
Stimando infinitamente Gasperini da una vita, sono curioso di vedere come e cosa riuscirà a inventarsi per restituire valore e occasioni a Dovbyk e sfruttare il piede e la visione di gioco di Pellegrini.
Non ho dubbi sul fatto che il gruppo lo segua: tutti stanno dando tutto, non c’è un solo giocatore che non si impegni e tenti di rispettare le indicazioni ricevute. Il risultato però non si può considerare all’altezza di una squadra che ha enormi necessità.
A metà settembre non ha più senso rimpiangere Rios, Fabio Silva e Sancho: qualcosa in più potrà dare forse Bailey. E serve pochissimo anche ricordare che Hermoso, Baldanzi, Dovbyk e lo stesso Pellegrini non rientravano nei piani dell’allenatore, mentre ora sono risorse alla quali attingere.
PS. Il migliore della Roma e, nel ruolo, dell’intero campionato resta Svilar: non sbaglia una partita, porta punti.