Roma-Porto, le parole di Mancini: “Partita da dentro o fuori, quest’anno il gruppo è una famiglia”. | OneFootball

Roma-Porto, le parole di Mancini: “Partita da dentro o fuori, quest’anno il gruppo è una famiglia”. | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: DirettaCalcioMercato

DirettaCalcioMercato

·19 febbraio 2025

Roma-Porto, le parole di Mancini: “Partita da dentro o fuori, quest’anno il gruppo è una famiglia”.

Immagine dell'articolo:Roma-Porto, le parole di Mancini: “Partita da dentro o fuori, quest’anno il gruppo è una famiglia”.

Insieme a mister Ranieri, è intervenuto in conferenza stampa Mancini in vista della partita di domani contro il Porto.

La Roma domani si gioca tutto contro il Porto in una partita di vitale importanza per il proseguimento della stagione. Dopo i due mesi terribili con Juric che hanno fatto calare a picco il rendimento della squadra, la situazione è migliorata in maniera netta da quando è arrivato Ranieri. Oggi il mister di Testaccio è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di Europa League con i portoghesi che vale un’intera stagione e insieme a lui c’era il difensore Gianluca Mancini, ecco le sue parole.


OneFootball Video


Roma, le parole di Mancini in vista del Porto

Hai recuperato al 100%? “E’ stata una botta forte, ma ho recuperato. Tutto apposto”.

Cosa cambia nel giocare a destra e non centrale? “Cambia. Il difensore di destra può spingere di più, puoi essere più aggressivo e giocare pensando. Essere più libero nelle scelte. Sei guardiano se sei centrale. Sono quelli che vedono e leggono situazioni diverse. Mi trovo bene in qualsiasi posizione il mister mi faccia giocare”.

Ti vedi in futuro a Roma? Come si trovano anche gli altri senatori? “Io ti parlo di me stesso, perchè i miei compagni li vedo sereni e fanno il bene del gruppo. Si allenano al 100% e quando sono in campo danno sempre il massimo. Quest’anno il gruppo è famiglia, mai visto un gruppo così. Io qui a Roma sto bene e amo questa città e la società. I tifosi mi apprezzano e questo mi fa dare sempre di più. Sto molto bene qua”.

Possibile derby. Saresti più carico nel caso ci fosse? “E’ indifferente. So che è un’potesi. Dentro uno spogliatoio pensiamo alla partita di domani. Poi quello che verrà, verrà. Pensiamo a domani poi quello che verrà ci pensiamo. Ciò che è importante è domani”.

Diversa da altre partite europee? “No. Tensione e non tensione, è una partita importante. Negli ultimi anni la Roma ha giocato tante di queste partite. E’ una partita da dentro furori. La giusta tensione deve esserci. Per affrontare una grande partita, contro una grande squadra, per passare il turno”.

Rivedendo la partita della settimana scorsa, hai compreso qualcosa di diverso dell’avversario che andrai ad affrontare? “Abbiamo giocato contro il Porto una settimana fa. Sono bravi. L’altra settimana avevo Omorodion e domani vedremo le caratteristiche di chi andrò ad affrontare e in base a quello mi preparerò al massimo. I video che ci manda lo staff ci faranno vedere chi affronteremo e il modo in cui dovremmo farlo”.

Sei migliorato molto sotto l’aspetto disciplinare. Ritieni di avere qualche aspetto su cui lavorare? “Sotto l’aspetto dei cartellini, delle eccessive proteste, uno migliora. Mi sono guardato allo specchio e ho detto non posso saltare tre quattro partite all’anno per proteste eccessive. Il mister appena arrivato mi diceva non protestare. Un giallo per il difensore condiziona la partita. Gli step? Ho mille step da fare. Quello che sto cercando di migliorare è nelle letture, rapidità di passi. Un compagno in difficoltà? Magari urlare potevo caricarlo, magari ci sono compagni che hanno bisogno di altro. Gli step per un calciatore non finiscono mai. Totti, un super campione, e non voglio mettermi a paragone con lui, apprendeva ancora a 41 anni. E’ questo che bisogna fare”.

Subite molto sulle ripartenze e non segnate tanto sui calci d’angolo. Una volta questo era un aspetto che quasi vi caratterizzava… “Come ha detto il mister c’è bravura nostra e casualità. A Porto prima di prendere il gol c’è stato il colpo di testa di Bryan. Sono momenti. Ci sono momenti che batti e segni e altri che invece le metti bene e non ci si riesci. Noi ci lavoriamo, perchè le palle inattive sono importanti. Nelle ultime partite abbiamo subito qualche ripartenze. Le abbiamo viste e cercheremo di lavorarci ancora di più”.

Che cosa ha portato Ranieri rispetto all’inizio di questa stagione? “Come ho detto tante volte, quando il mister ha aperto la porta dello spogliatoi è come se il mio corpo si fosse rilassato. Non aveva bisogno di presentazioni. Lui ha allenato campioni e grandi squadre. Ora ognuno fa le sue cose e lui ha lavorato sul concetto di squadra, a stare uniti. Ha portato tante cose che lui ha nella sua esperienza. Le ultime settimane prima del suo arrivo non c’erano più sorrisi e serenità. Prima di tutto deve esserci felicità nel venirsi ad allenare. Se non sei sereno e tranquillo non arrivano i risultati. I risultati adesso si stanno vedendo. Non abbiamo fatto ancora niente ma qualcosa si sta vedendo”.

Visualizza l' imprint del creator