Roma, raggiunto l’accordo economico con Soulè: il punto | OneFootball

Secondo Gianluca di Marzio la Roma avrebbe raggiunto l’accordo economico con Matìas Soulè, adesso bisognerà trattare con la Juventus.

Il talento argentino, obiettivo della Roma da diverso tempo, avrebbe raggiunto un’accordo economico con il club giallorosso. Adesso il club dovrà trattare con la Juventus, i bianconeri valutano l’esterno ex-Frosinone 35/40 milioni di euro e vorrebbero una cifra quantomeno vicina a questa stima. La Roma però, sempre secondo di Marzio, offrirà una cifra vicina ai 25 milioni compresi bonus. Un’offerta molto simile a quella fatta dal Leicester che però non ha ancora ricevuto risposta, i giallorossi sicuramente faranno leva sulla volontà del giocatore ma nulla ci impedisce di pensare che se la Juventus dovesse davvero decidere di lasciar andare a titolo definitivo Soulè non preferisca cederlo in Premier. Lasciandolo andare in Inghilterra non solo si potrebbero ottenere più soldi dalla trattativa ma si eviterebbe anche di potenziare una diretta concorrente come la Roma.

Ha senso cedere Soulé?

Matías Soulé potrebbe essere la chiave per l’attacco della Juventus sotto la guida di Thiago Motta e cederlo potrebbe non risolvere i problemi della Juventus. Nonostante si sia parlato di vari nomi come Greenwood, Sancho ed Adeyemi del Borussia Dortmund, Soulé già dimostra di avere un talento e una qualità indiscutibili. Con ottime statistiche per passaggi chiave, progressivi e filtranti, oltre a una forte predisposizione difensiva, Soulé si adatta perfettamente ai principi di gioco di Motta, che richiede esterni offensivi rapidi e capaci di pressare alto. La sua capacità di creare superiorità numerica e incidere con l’ultimo passaggio lo rende un asset prezioso. In confronto a Federico Chiesa, Soulé offre maggiore rapidità nell’azione e una predisposizione difensiva migliore, elementi cruciali per Motta. Concedere tempo e spazio a Soulé potrebbe portare grandi benefici alla Juventus, cederlo al miglior offerte o ancor peggio ad una diretta rivale non è una scelta saggia.