Pagine Romaniste
·4 febbraio 2025
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Pagine Romaniste (R. Gentili) – Il derby, ciò che tutto annulla e cambia. Lo aveva detto Claudio Ranieri, fine stratega e signore della stracittadina. Vincente nell’ultimo disputato, a novembre 2011, con il medesimo risultato (2 a O), ha incantato la Lazio di Baroni che “viaggia col pilota automatico”. A tirarle il freno a mano, sono stati Lorenzo Pellegrini ed Alexis Saelemaekers. Uno-due micidiale, in venti minuti, e biancocelesti al tappeto. La Roma esulta. Ranieri sale sul trono: è pokerissimo. Cinque derby su cinque vinti. Pellegrini. Proprio lui. Quel capitano relegato a ruolo di comprimario. Scivolato talmente in basso nelle gerarchie da essere sull’uscio di Trigoria per il mercato di gennaio. L’ha chiusa la porta, aprendo quella difesa da Provedel con un tiro balistico, perfetto mix di tecnica, precisione, voglia di riscatto e “di esserci”. Tutto quello che Ranieri ha notato in neppure due minuti di chiacchierata alla vigilia.
Sir Claudio non perde il vizio delle scelte contro ogni pronostico nei derby. Dall’esclusione al ripristino. Di Totti e De Rossi ad aprile 2010, di Pellegrini ben quindici anni dopo. L’azzardo premia. Esulta la Roma, esulta Lorenzo. Segna, corre verso Ranieri e verso i tifosi indicando e baciando la maglia e lo stemma che ha nelle vene. È stato il suo derby. Gol e prestazione super, che portano il Napoli a fare marcia indietro nell’avanzamento dell’offerta ufficiale alla Roma. È stato anche il (primo) derby di Saelemaekers, uomo assist e veggente (“L’avevo detto a Lorenzo sul pullman”, dichiarerà nel post partita) per Pellegrini e poi lui stesso marcatore dopo una prestazione super.
La stessa di Paulo Dybala, non entrato nel tabellino alla voce “reti” ma nelle due azioni sì. Paulo, che ha ritrovato l’emozione della Joya di giocare e non si ferma più: 9 partite da titolare di fila, mai così tante in giallorosso. Una continuità che ha portato al rinnovo automatico fino al 2026. Il derby ha fortificato le convinzioni giallorosse. Ha indirizzato la Roma a percorrere i giusti binari che aveva davanti nel corso del mese. In campionato il sesto posto, l’ultimo per qualificarsi alle competizioni continentali, era prima miraggio mentre ora gli 8 punti che la distanziano dalla Fiorentina (39) lo rendono più che visibile; la vittoria in trasferta è finalmente arrivata ed i playoff in Europa League sono stati centrati con carattere e risolutezza. I romanisti sono pronti ad essere stupiti anche a febbraio.
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