Calcionews24
·10 dicembre 2025
Roma senti Konsel! L’ex portiere esalta Svilar e avverte: «È un fuoriclasse, parlano i numeri. L’ho capito subito! Porta punti e può diventare come Szczesny e Alisson»

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Michael Konsel, portiere austriaco che ha difeso la porta della Roma per due stagioni (1997-1999) sotto la guida di Zdeněk Zeman, ha lasciato un ricordo indelebile nei tifosi giallorossi nonostante l’arrivo in età matura. Ancora oggi segue con passione le vicende del club e, in particolare, l’evoluzione dei suoi successori tra i pali. In questa intervista al Corriere dello Sport, Konsel esprime la sua ammirazione per l’attuale portiere romanista, Mile Svilar.
SVILAR – «L’ho capito subito che sarebbe diventato un ottimo portiere. Non perché sia un mago, ma per la personalità e la presenza che ha mostrato – e io ho subito visto – fin dal primo giorno. Solo chi ha carattere può diventare un fuoriclasse».
UN FUORICLASSE GIÀ OGGI – «Parlano i risultati, i numeri e ciò che vediamo in campo. Sì, per me è già un fuoriclasse. E non parliamo di due partite giocate bene, ma di un anno e mezzo fatto di qualità, interventi decisivi e tanta personalità».
L’IMPORTANZA DELLA PERSONALITÀ – «Assolutamente sì. È il primo aspetto da analizzare. Senza la testa giusta non si arriva in alto. Mile ha lavorato tanto su questo, soprattutto nei momenti difficili, e da lì è diventato il giocatore che oggi tutti stiamo ammirando».
IL LIVELLO ATTUALE E LA NECESSITÀ DELLA CHAMPIONS – «Direi al punto del “speriamo che non lo vendano mai” (ride, ndr). Lo vediamo ogni partita: è fondamentale per questa squadra e ha raggiunto un livello da top player internazionale. Certo, deve ancora accumulare esperienza, soprattutto nelle competizioni europee. Per crescere ulteriormente deve giocare la Champions il prima possibile».
IL PARAGONE CON SZCZĘSNY E ALISSON – «Ognuno ha le proprie caratteristiche, è chiaro. Ma per importanza sì, possiamo già cominciare ad accostarlo a loro. È un portiere completo e speciale. La differenza tra un portiere normale e uno di classe si vede soprattutto nelle partite che contano: dal modo in cui entra in campo a come riesce a fare il suo lavoro con naturalezza per novanta minuti. È raro trovare portieri così. E lui, come Szczęsny e Alisson, ha queste qualità».
UN PORTIERE CHE PORTA PUNTI – «Nettamente, e lo sta dimostrando. In questa prima parte di stagione sto vedendo una buona fase difensiva da parte della Roma, ma anche uno Svilar che ogni volta tira fuori un paio di parate decisive. Gasperini lo ha capito subito: infatti dal suo arrivo la priorità è stata rinnovargli il contratto. Perché se vuoi lottare per lo scudetto o la Champions hai bisogno di un portiere che ti porti punti. L’anno scorso ne ha garantiti una quindicina. E si sta ripetendo. Se la Roma raggiungerà traguardi importanti, e naturalmente me lo auguro, una buona fetta del merito sarà anche sua».
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