Ronaldo, il curioso aneddoto svelato dal suo agente: «Vi racconto la sua firma con l’Inter, quel giorno incontrammo tre travestiti brasiliani» | OneFootball

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·12 novembre 2025

Ronaldo, il curioso aneddoto svelato dal suo agente: «Vi racconto la sua firma con l’Inter, quel giorno incontrammo tre travestiti brasiliani»

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Ronaldo, il curioso aneddoto svelato dal suo agente, Carlo Pallavicino, legato alla firma per il trasferimento all’Inter del fenomeno brasiliano

Il noto agente di mercato Carlo Pallavicino ha svelato un esilarante retroscena legato alla firma di Ronaldo il Fenomeno, l’attaccante brasiliano, con l’Inter. Intervenuto negli studi di Sportitalia, Pallavicino ha raccontato che l’accordo fu raggiunto di nascosto, dopo un Barcellona-Fiorentina, a casa sua.

La trattativa fu gestita nel massimo riserbo, all’insaputa dei dirigenti del club catalano. Il calciatore fu portato segretamente nell’abitazione per analizzare le opportunità e risolvere i problemi fiscali che lo allontanavano dal rinnovo con il Barça. Pallavicino si era assicurato che il palazzo fosse isolato e che nessuno potesse scoprirne la presenza, al punto da brindare con il motto: “Milano stiamo arrivando”.


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L’agente si era convinto di aver portato a termine la missione segreta con successo. Tuttavia, la segretezza fu involontariamente compromessa da un evento inatteso al momento dell’uscita: una volta scesi in strada, i protagonisti trovarono tre travestiti brasiliani che stazionavano da tempo sotto casa. La testa rasata di Ronaldo fu riconosciuta e ne seguì un abbraccio pubblico, ma per fortuna, i tre mantennero il segreto.

PAROLE – «Accadde a Firenze a casa mia dopo un Barcellona-Fiorentina. C’eravamo radunati da me: furono analizzate tante opportunità, ma c’era il problema grosso che il Barcellona voleva trattenerlo a tutti i costi, ma aveva un modo di voler rinnovare che soprattutto a Branchini non piaceva perché coinvolgeva aspetti fiscali non chiarissimi. Quindi lui spinse per l’Inter: fu una notte importante, lo portammo di nascosto all’insaputa dei dirigenti del Barcellona a casa mia. Io avevo fatto vuoto intorno, palazzo specchiato senza nessuno che potesse sapere chi eravamo: andò tutto perfettamente. A fine serata, dopo aver brindato e detto “Milano stiamo arrivando”, io ero contento perché ero riuscito nella missione che nessuno avesse scoperto che Ronaldo era a casa mia.

Ma scendiamo giù e troviamo tre travestiti brasiliani che erano sotto casa nostra. Io mi ero dimenticato dall’infanzia che lì stazionavano da quando ero bambino: quindi quando è uscita la testa pelata di Ronaldo è partito un abbraccio in mezzo alla strada. Scoperti, ma per fortuna i travestiti hanno mantenuto il segreto».

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