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Calcionews24

·14 ottobre 2025

Rosenthal si racconta: «Israele? L’Italia è superiore. Noi siamo un piccolo Paese senza grandi strutture»

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Rosenthal si racconta e parla del match tra Italia e Israele: «Azzurri superiori. Noi siamo un piccolo Paese senza grandi strutture». Le parole

Ronny Rosenthal, attaccante dello Standard Liegi, nel 1989 firmò un contratto con l’Udinese. Si disse che Gianpaolo Pozzo rinunciò all’acquisto dopo aver visto i muri della città pieni di scritte antisemite. Oggi, a 62 anni, Rosenthal ripercorre quella vicenda su La Gazzetta dello Sport.

LE SCRITTE ANTISEMITE DECISIVE – «No, l’Udinese cambiò idea per due motivi: il primo era un problema alle vertebre. Il secondo, e più importante, è che nel frattempo il club era riuscito a prendere Balbo».COSA HA LASCIATO QUELLA VICENDA – «Niente di particolare, io venni trattato benissimo. Mi dissero dopo, delle scritte. Ma questa storia ha un lieto fine: l’anno dopo sono andato al Liverpool».


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OGGI C’É TENSIONE – «Per altre ragioni, delle quali non vorrei parlare. Lo sport e la politica devono restare distinti».I TIFOSI – «Capisco lo stato d’animo di un tifoso che va allo stadio in queste condizioni. Non è bello e non lo è neppure per i calciatori».LA NAZIONALE ISRAELIANA RISENTE DEL CLIMA OSTILE – «Non credo, anche se giocare sempre lontano da casa non è semplice».SOSPENDERE ISRAELE – «Non sarebbe giusto. Che responsabilità ha un atleta di una situazione politica? Anzi, un atleta vuole tenersi a distanza da certe questioni».

LA GARA DI OGGI – «L’Italia è superiore. Noi siamo un piccolo Paese senza grandi strutture e più di tanto non possiamo fare. Il problema non è la mancanza di talenti: guardate Gloukho e Solomon. La verità è che non siamo abituati a costruirli come atleti. Se non hai il passo e l’intensità giusti, non arrivi ad alti livelli».COME ARRIVO’ AL LIVERPOOL – «Avevo un dono naturale: ero rapidissimo. Ma ho dovuto cavarmela da solo».

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