Rugani elogiato dalla Gazzetta: prestazione da senatore vero al Santiago Bernabeu! Voto e pagella del difensore della Juventus | OneFootball

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·23 ottobre 2025

Rugani elogiato dalla Gazzetta: prestazione da senatore vero al Santiago Bernabeu! Voto e pagella del difensore della Juventus

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Rugani risponde presente in una delle notti più difficili: guida la difesa con esperienza, 6,5 in pagella e tanti elogi da parte dei giornali

In una notte difficile, in cui la Juventus è uscita sconfitta ma a testa alta dal Santiago Bernabeu, una delle note più liete è stata la prestazione di Daniele Rugani. Chiamato a guidare una difesa in piena emergenza, orfana del suo leader Gleison Bremer, il difensore toscano ha risposto presente con una prova di grande esperienza, solidità e personalità. Una performance da veterano, che gli è valsa una promozione a pieni voti nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport.

Rugani Juve: il giudizio della Gazzetta dello Sport

Per il centrale bianconero, il voto finale è un ottimo 6,5, uno dei più alti tra i giocatori di movimento della Juventus. Il giudizio che accompagna il voto è un elogio alla sua capacità di gestire una serata complicatissima con la calma e l’autorevolezza del leader navigato.


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PRESTAZIONE DA SENATORE – «Si muove come un senatore: era qui anche nell’aprile del 2018, la sfida della grande beffa. Difficile vederlo perdere metri là dove non può perderli».

L’analisi della rosea è un attestato di stima enorme per un giocatore spesso criticato ma sempre affidabile. Definirlo un «senatore» significa riconoscergli quella leadership silenziosa, quella capacità di leggere le situazioni e di guidare i compagni che solo l’esperienza può dare. Un’esperienza maturata anche in notti come quella dell’aprile 2018, la «sfida della grande beffa», quando era già in campo a lottare contro il Real MadridUn richiamo che ne sottolinea la lunga militanza in bianconero e la sua abitudine a certi palcoscenici come quello della Champions League.

Ma l’elogio più importante riguarda la sua affidabilità tattica«Difficile vederlo perdere metri là dove non può perderli» è la fotografia perfetta del suo stile di gioco: attento, concentrato, sempre ben posizionato. Contro attaccanti del calibro di Mbappé e Brahim Diaz, Rugani ha usato l’intelligenza e il senso della posizione per limitare i danni, senza mai andare in affanno o commettere errori gravi. Ha guidato il terzetto difensivo con sicurezza, parlando molto con Gatti e Kelly e garantendo quella solidità che ha permesso alla Juve di restare in partita fino all’ultimo.

In un momento di emergenza totale, con Bremer e Cabal ai box, la prestazione di Rugani è una delle poche certezze a cui Igor Tudor può aggrapparsi. Ha dimostrato ancora una volta di essere una risorsa preziosissima, un giocatore su cui si può sempre contare, capace di farsi trovare pronto anche senza avere grande continuità. La Juve torna da Madrid senza punti, ma con la consapevolezza di avere in rosa un “senatore” pronto a dare battaglia. La sua prova è una delle poche luci in una notte comunque amara.

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