Ruocco è l’angelo custode del Mantova! Seconda vittoria consecutiva per Possanzini, il Padova cade 1-0 al Martelli | OneFootball

Reazione. Quando tutto sembrava ormai deciso, e il presidente Piccoli aveva già la cornetta alzata per organizzare il cambio di guida tecnica, ecco che il Mantova ha piazzato la reazione d’orgoglio: Ruocco disegna un arcobaleno sotto l’incrocio e tutti si dirigono verso Possanzini, ancora una volta. Un legame simile tra calciatori e allenatore difficilmente si è visto di questi tempi; tutto bellissimo, ma per renderlo duraturo servirà calare un altro colpo da tre punti: con la sosta nazionali alle porte e una situazione di classifica ancora pericolante, senza un risultato positivo Rinaudo potrebbe spingere per portare in biancorosso uno dei suoi prodi. Il Padova, invece, ha dimostrato contro il Südtirol di essere duro a morire: la reazione è stata di squadra, ma il colpo decisivo è arrivato dal solito e glaciale Bortolussi, sempre più trascinatore dei veneti. Sebbene la classifica sorrida al momento, Andreoletti dovrà essere bravo a tenere alta la tensione: tante squadre in pochi punti significa che uno scivolone può riportarti in fretta con l’acqua alla gola senza nemmeno accorgertene.

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Pianeta Serie B era presente in tribuna stampa al Danilo Martelli – PATA Stadium e propone di seguito il resoconto del match.

PRIMO TEMPO

I primi minuti della disputa lasciano trasparire grande equilibrio: il Padova, come contromisura per rendere il più inefficace possibile la ragnatela di passaggi del Mantova, serra i ranghi in un compattissimo 4-4-2 che i virgiliani faticano molto a mettere in apprensione. Al 9′ arriva il primo tiro della gara: Buonaiuto attira su di sé la marcatura di due avversari e la elude scavando in maniera sublime per Varas, che stringe la conclusione sul primo palo e obbliga Festa alla deviazione in angolo. La risposta biancorossa giunge dieci minuti più tardi: Mancuso e Trimboli dialogano rapidamente a centrocampo e danno il via ad un’azione furtiva, che viene conclusa proprio dallo stesso Mancuso con un diagonale pericoloso respinto prontamente da Fortin. La partita si trascina su ritmi blandi, parzialmente animati da un sinistro da fuori di Bani e un colpo di testa di Paoletti, entrambi spentisi oltre la linea di fondo senza creare grattacapi. La chance più pericolosa del primo tempo, malgrado il possesso palla fortemente a favore dei lombardi, ce l’hanno i biancoscudati: al 41′ Paoletti perde un pallone sanguinoso sulla trequarti e, tramite un rimpallo fortunoso, la palla finisce sui piedi di Buonaiuto, che punta la difesa avversaria e calcia con il mancino, scheggiando la traversa.

SECONDO TEMPO

Neanche il tempo di rimettersi in campo e capire che la seconda frazione è iniziata che il Mantova sciupa un’occasione colossale: intuizione geniale di Galuppini, che libera con un filtrante Radaelli sul lato destro dell’area di rigore. Il numero 17 piazza un cioccolatino sulla testa di Ruocco, che inspiegabilmente non inquadra lo specchio della porta da due passi. Al 57′ il break da quaterback di Fusi propizia una ripartenza micidiale in favore dei veneti: Seghetti, cercato e trovato in area, appoggia a rimorchio per l’accorrente Bortolussi, ma il suo piattone affettato finisce di poco alto sopra il montante. Sia Andreoletti che Possanzini cominciano la consueta girandola di cambi, che però, momentaneamente, non portano gli effetti sperati: il match prosegue infatti sulla falsa riga soporifera dei primi quarantacinque minuti di gioco. E proprio quando tutto sembra apparecchiato per il più noioso dei pareggi, il Mantova piazza il colpo da tre punti: all’80’ Marras crossa dall’out di destra, Ruocco si districa con mestiere dalla marcatura di Capelli ed infila Fortin in uscita.

Una partita dalle pochissime emozioni viene squarciata improvvisamente dall’uomo del momento: Francesco Ruocco sigla la seconda rete in pochi giorni, che vale la seconda vittoria consecutiva per il Mantova di Davide Possanzini. I virgiliani riemergono parzialmente dai bassifondi della classifica, riportando a contatto un Padova apparso troppo timoroso e remissivo quest’oggi.