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Inter News 24

·7 novembre 2025

Sabatini sul caso stagisti Sky Sport: «Non puoi fare il tifoso sul posto di lavoro»

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Sabatini, noto giornalista sportivo, ha commentato la polemica dopo l’allontanamento dei tirocinanti per l’esultanza al gol dell’Inter contro il Verona

Ha fatto discutere il caso degli stagisti di Sky Sport, allontanati per una settimana dopo aver esultato nel backstage della redazione al gol del 2-1 dell’Inter contro il Verona. Sui social il dibattito è diventato virale, dividendo opinione pubblica e addetti ai lavori. A intervenire sulla vicenda è stato Sandro Sabatini, giornalista di lungo corso e volto noto delle trasmissioni sportive, che ha espresso un punto di vista netto durante il suo intervento a SportItalia.

«Attenti a quello che sto per dire: specifichiamo che non sono stati licenziati ma solo allontanati per una settimana, anche perché gli stagisti non si possono licenziare. Io sono contro i licenziamenti se non per motivi gravi, ma questo è un caso diverso», ha esordito Sabatini, chiarendo subito la sua posizione.


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«Serve rispetto per il posto di lavoro»

Il giornalista ha poi spiegato il proprio pensiero sulla condotta dei tirocinanti: «Se ho 20 anni, sono a Sky, sto facendo uno stage e segna l’Inter, non posso abbracciarmi e fare festa. Quello è un posto di lavoro, non uno stadio. Se vuoi fare il giornalista, devi capire che lì non puoi essere tifoso, quello lo fai fuori».

Sabatini ha sottolineato l’importanza di mantenere un comportamento professionale: «Il giornalista deve essere un giudice, non un tifoso sul posto di lavoro. Questi ragazzi devono fare tesoro di un’esperienza che, seppur dolorosa, può servire a capire la differenza tra passione e professione».

«Non sono vittime, ma una lezione da imparare»

Infine, Sabatini ha invitato a non drammatizzare e a cogliere l’episodio come occasione di crescita: «Se pensano di essere vittime come li fa passare il mondo social, allora non sono pronti per fare questo mestiere. È bene che lo capiscano subito».

Un giudizio severo, ma lucido, quello del cronista, che ha voluto riportare l’attenzione sul ruolo e la responsabilità del giornalista, anche in un’epoca dominata da social e tifo online.

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