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·19 ottobre 2024
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L’ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha parlato al Corriere dello Sport rivelando diversi retroscena riguardanti alcuni calciatori, su tutti Francesco Totti e Radja Nainggolan.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb: “Totti? Non poteva non esserci egoismo in lui, la vita l’ha condotto su quel sentiero e non ha mai avuto la forza intellettuale di liberarsi. A Roma è stato un prigioniero, già a 17 anni non poteva uscire di casa: l’isteria che ho visto verso di lui l’ha pagata con la solitudine, anche oggi è un ragazzo solo. Ha sensibilità e capacità di giudizio. Non gli riconosco la cultura necessaria a vivere nel branco, ma merita di essere un dirigente. Non come Ibra, troppo generico: devono affidargli il comparto sportivo. Avevo preso una persona per recuperare alcuni giocatori alle 3 di notte, capitava sempre con Maicon e Nainggolan: Radja forse è stato il centrocampista più forte che ho avuto, però testa di c… notevole. Doveva chiamarmi ogni giorno all’una di notte, ma spesso e volentieri mi prendeva per il c… alla grande”.