PianetaSerieB
·30 novembre 2024
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La Salernitana, dopo una settimana di ritiro a seguito della rovinosa sconfitta di Sassuolo, affronta domani la delicatissima sfida contro la Carrarese di Antonio Calabro, diretta concorrente per la salvezza. Stefano Colantuono, allenatore dei campani, ha presentato la sfida contro gli Apuani di domani, commentando anche la scelta dei tifosi di entrare all’Arechi solo al 15′ e le dichiarazioni un poco provocatorie pronunciate dal collega Calabro. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da TMW.
SCELTE E RITIRO – “Come dico sempre non amo soffermarmi sui numeri e sui moduli perché contano gli atteggiamenti. Sicuramente cambieremo qualcosa negli interpreti. Ho ancora qualche ora a disposizione per fare le mie valutazioni e ufficializzare le scelte. Il ritiro rientra nel pacchetto di chi fa questo mestiere. Sappiamo perfettamente che la situazione attuale non rispecchia quelle che sono le potenzialità di un buon gruppo e stare insieme per tanto tempo non può che aiutarci e far bene. Domani dobbiamo fare una partita giusta, se hai buone qualità tecniche ma non corri e non hai il comportamento giusto rischi comunque di non portare a casa la partita. Il Sassuolo è sicuramente la squadra più forte, ma riesce a vincere in modo anche netto perché c’è partecipazione da parte di tutti e grande rapidità. E’ sotto gli occhi di tutti che la classifica ci penalizza, ma il cammino è ancora molto lungo e dobbiamo fare una striscia di risultati utili consecutivi per tirarci fuori. In quel caso, quando scenderemo in campo con maggiore continuità, sono convinto che faremo bene”.
CONTESTAZIONE TIFOSI – “Io non sono nessuno per fare appelli o lanciare messaggi. Dobbiamo renderci conto che ci sono migliaia di persone che ogni settimana fanno chilometri e sacrifici e non deve essere bello tornare a casa con una brutta sconfitta sulle spalle. Rispettiamo la loro decisione, stiamo parlando della piazza che, in questa categoria, è forse quella che è più vicina alla squadra del cuore e lo dimostra a prescindere dalla classifica. Non scopro certo io quanto può essere importante la spinta dell’ambiente e del pubblico granata, vorrà dire che ci faremo trascinare dal 16′ e che faremo di tutto per riportarli dalla nostra parte perché il dodicesimo uomo può essere fondamentale e determinante. Credo di aver instaurato un rapporto di reciproco rispetto con il pubblico, sono qui da tanti anni e so cosa ci possono dare. Noi come gruppo siamo consapevoli che la gente fa la differenza, ma dobbiamo anche capire che stiamo attraversando un momento non semplice”.
GRUPPO – “Sono convinto di avere a disposizione una squadra responsabilizzata e molto carica. Sono tutti calciatori che si allenano bene e che sono i primi ad essere dispiaciuti per questa situazione di classifica. Nella prima settimana di lavoro non ho avuto a disposizione diversi elementi a causa delle convocazioni in nazionale, ora ho voluto viverli nel quotidiano osservando tutto, anche quello che mangiano. Per allentare la tensione abbiamo deciso di interrompere prima il ritiro dando un giorno e mezzo di maggiore libertà, sono convinto sia stata una scelta giusta. Il ritiro può essere utile se gestito in modo corretto, altrimenti rischia di sortire l’effetto contrario”.
PARTITA – “Dobbiamo ripartire anche dalle cose buone che ci sono state domenica scorsa. Io la partita devo analizzarla nel dettaglio. Abbiamo subito tre gol in otto minuti e questo dispiace, perchè è un risultato bugiardo e anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni. Domani voglio vedere una Salernitana grintosa, che provi a viaggiare a mille nel primo quarto d’ora e che poi sfrutti al massimo la spinta ancora più forte che ci arriverà dal pubblico che sarà presente all’Arechi. Voglia e grinta saranno fondamentali per provare a indirizzare la gara sul binario giusto”.
IERVOLINO – “Nel corso della mia carriera ho lavorato in realtà nelle quali il presidente non è che ci fosse tutti i giorni. Io avverto la presenza della società, dopo la partita mi ha scritto un messaggio e so che si confronta spesso con i suoi collaboratori. Al campo ci sono con frequenza sia l’amministratore delegato Milan, sia il direttore sportivo Petrachi e sono loro i punti di riferimento. Non dobbiamo farci condizionare da nulla. A Bergamo non è che vedessi Percassi con questa frequenza, stesso discorso nella mia prima esperienza a Salerno ai tempi di Lotito. A Perugia non ho mai visto il presidente su un campo di allenamento. Non entro nel merito della contestazione, io devo pensare al campo e sono cose che non mi riguardano”.
DICHIARAZIONI CALABRO – “Non commento le sue dichiarazioni. ‘E’ vero che siamo una squadra reduce da una retrocessione, ma è altrettanto vero che non bisogna necessariamente puntare subito a vincere. Il blasone non serve per vincere le partite. Noi ora ci troviamo in una posizione di classifica che non ci piace e dobbiamo uscirne il prima possibile. La B è equilibrata, c’è poca distanza tra le varie squadre eccezion fatta per le primissime che mi sembra si stiano un po’ staccando. Come sempre il campionato si deciderà da febbraio in poi. Noi dobbiamo indossare l’abito giusto”.
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