Salernitana, Iervolino ammette gli errori e rilancia: “Riprendiamoci il futuro” | OneFootball

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·5 settembre 2025

Salernitana, Iervolino ammette gli errori e rilancia: “Riprendiamoci il futuro”

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A qualche anno dall’inizio della sua avventura alla Salernitana, il presidente Danilo Iervolino fa un bilancio sincero, tra autocritica e visione per il futuro. In un’intervista al Corriere dello Sport, il patron granata ripercorre gli errori passati, celebra la fiducia nella nuova dirigenza e sottolinea il legame profondo con una tifoseria che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno.

Salernitana, Iervolino ammette gli errori e rilancia: “Riprendiamoci il futuro”

Iervolino non nasconde i rimpianti: «Se potessi tornare indietro, molte scelte non le rifarei. In Serie B avrei mantenuto Pippo Inzaghi. L’anno scorso chiesi tre rinforzi e un grande attaccante, ma mi fu detto che servivano otto giocatori. Con il senno di poi, mi sarei imposto di più».


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Secondo il presidente, la gestione della rosa ha pesato più del previsto: «Abbiamo mandato troppi calciatori in prestito e, al loro ritorno, non hanno dato l’apporto necessario. Inoltre ci sono mancati i gol degli attaccanti sia nella prima che nella seconda parte della stagione».

Iervolino riflette anche sull’atteggiamento generale del club in Serie B: «Il grande errore è stato leccarci le ferite, piangere e recriminare. Quel tempo è stato sprecato e non deve più accadere».

Una nuova dirigenza e l’impatto di Faggiano

La ripartenza è affidata a una struttura societaria rinnovata, con il nuovo CdA guidato dall’amministratore delegato Pagano e Maurizio Milan a supporto del presidente. «Hanno ricreato coesione e spirito di appartenenza, valori che erano venuti meno», sottolinea Iervolino.

Grande stima anche per il direttore sportivo Daniele Faggiano: «Ha avuto un impatto straordinario. Mi disse esattamente quello che sarebbe successo, e così è stato. Oggi gli do un voto di otto, forse anche di più, ma preferisco aspettare la fine del campionato».

Futuro: concretezza, responsabilità e attenzione al campo

Il patron guarda avanti con pragmatismo: «Il calcio non è matematica, ci sono tante variabili. Bisogna motivare i giocatori, creare gruppo e scegliere i profili giusti. Abbiamo un allenatore concreto, motivatissimo e che conosce bene la categoria, oltre a un direttore esperto».

La linea è chiara: nessun errore legato a nomi altisonanti destinati a “fare villeggiatura” a Salerno. «Il campo sarà il vero giudice. Ma non commetteremo più l’errore di piangerci addosso».

Tifosi e impegno personale

Iervolino dedica un pensiero speciale alla piazza: «Innanzitutto grazie ai tifosi. Hanno dimostrato grande maturità e vicinanza in un periodo molto difficile. Restare accanto alla squadra dopo due anni così complessi non è facile, ma loro hanno risposto con calore e abbonamenti, e questo ci responsabilizza ancora di più».

Sul piano personale, il presidente confessa: «La Salernitana mi ha regalato le emozioni più forti della mia vita. Alcuni episodi mi hanno ferito, ma non sono rancoroso e guardo avanti. Ho fatto grandi sacrifici economici per mantenere la squadra tre anni in Serie A, per regalare gioie alle famiglie. In parte ci siamo riusciti, in altre no, e mi dispiace. Ma sono certo che ci riprenderemo quelle gioie in poco tempo».

Iervolino, l’imprenditore visionario

Il quotidiano lo definisce un imprenditore visionario, capace di coniugare intuizioni, capacità manageriali e una visione internazionale che include anche l’ingresso nel mondo dell’intelligenza artificiale. Applicata alla Salernitana, questa filosofia punta ora a costruire un progetto solido, duraturo e sostenibile.

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