PianetaSerieB
·26 maggio 2024
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L’attuale tecnico della Turris, Leonardo Menichini, ha allenato la Salernitana in passato, raggiungendo anche una promozione in Serie B nel 2015, e ha parlato ai microfoni di salernitananews.it della squadra granata. DI seguito le sue parole:
IL DIFFICILE GIRONE DI RITORNO E I TIFOSI – “Cinque punti nel girone di ritorno sono davvero pochi. Almeno in quello d’andata c’erano stati un paio di sussulti. Una discesa così è dura da digerire. La gente salernitana ha però dimostrato il solito amore e attaccamento, continuando a supportare la squadra sia in casa che in trasferta”.
LA SERIE A – “La Serie A è competitiva e difficilissima, lo dimostra il fatto che, all’ultima giornata, non si sappia ancora chi sarà la terza retrocessa. Nessuno pensava che il Sassuolo potesse scendere e che l’Udinese fosse a rischio. La Salernitana aveva le qualità per lottare per la salvezza, probabilmente i troppi cambi di allenatore hanno dato confusione e insicurezza tattica. Personalmente, quando subentro in panchina, bado prima a dare solidità difensiva. Se non prendi gol, prima o poi riesci a segnare. La stagione della Salernitana ha preso una piega negativa ed è diventato difficile raddrizzarla; anche gli episodi non hanno aiutato”.
LA PROSSIMA STAGIONE IN SERIE B – La società saprà sicuramente cosa fare. Il campionato di Serie B è complicato, non è automatico risalire subito. Può succedere anche in due o tre anni, deve esserci un progetto. A Salerno ci sarà sicuramente l’assillo della vittoria, c’è il pensiero che la Salernitana dovrà condurre il campionato dall’inizio alla fine e vincerlo con 20 punti di vantaggio. L’ambiente però deve avere pazienza e calma. Al nuovo allenatore dovrà essere dato tempo, prendendogli calciatori funzionali, ma soprattutto affamati. Chi vorrà restare, dovrà avere entusiasmo, chi invece non lo ha, dovrà giustamente chiedere di andare via”.