Sampnews24
·19 dicembre 2025
Sampdoria, Coda come Modric: numeri incredibili per l’highlander dell’attacco doriano

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·19 dicembre 2025

Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, il paragone sorge spontaneo: Massimo Coda, per longevità e incidenza, ricorda da vicino Luka Modric.
Sebbene le proporzioni vadano mantenute, l’accostamento con il Pallone d’Oro croato — intramontabile regista che sta vivendo una seconda giovinezza a livelli altissimi al Milan— non è azzardato se si guarda alla continuità del bomber campano.
Nonostante i 36 anni, Coda continua a dominare i campi della cadetteria con una regolarità e un’intensità che lasciano sbalorditi addetti ai lavori e tifosi.
Mentre Modric stupisce l’Europa a 40 anni suonati, il centravanti della Sampdoria non è da meno nel contesto della Serie B. I dati confermano il suo status di “stakanovista”: l’ultima volta che l’attaccante ha lasciato il terreno di gioco prima del fischio finale risale al match contro il Pescara dello scorso 5 ottobre. In quell’occasione, venne sostituito all’87’ da Marvin Cuni.
Da quel momento, il numero 9 ha inanellato nove partite consecutive disputate per l’intera durata dei novanta minuti più recupero. Un tour de force impressionante per un giocatore della sua età, che lo rende il perno insostituibile nello scacchiere tattico di Angelo Gregucci.
Dietro questa condizione atletica smagliante non c’è alcun elisir magico, ma una ferrea disciplina professionale. Per evitare infortuni che sarebbero fatali per le lotta salvezza della Sampdoria, vista la carenza di alternative nel reparto avanzato, Coda segue un programma personalizzato.
In accordo con lo staff medico blucerchiato e Angelo Gregucci, di fatto, l’attaccante alterna sedute di scarico differenziate per smaltire le tossine a allenamenti intensi con il gruppo nei giorni immediatamente precedenti alla gara.
L’entusiasmo, tuttavia, resta quello di un debuttante. Durante le ultime sedute di allenamento della Sampdoria, il “Re dei bomber” ha incantato i presenti con una coordinazione da applausi, siglando una rete al volo di rara bellezza stilistica. Un gesto tecnico che ha spinto Gregucci a definire il suo attaccante semplicemente “immortale”.
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