Sampnews24
·14 dicembre 2025
Sampdoria, diverse risposte positive dalla sfida del Barbera: tra queste Abildgaard. Il punto sul centrocampista

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Nonostante la dolorosa sconfitta di misura 1-0 subita allo stadio Renzo Barbera contro il Palermo, l’ambiente blucerchiato non è del tutto privo di spunti positivi. La trasferta siciliana, pur avendo lasciato l’amaro in bocca per il risultato, ha offerto diverse indicazioni incoraggianti in vista del proseguimento del campionato di Serie B. Tra queste, spicca senza dubbio il rientro in campo di un elemento fondamentale nel progetto tecnico di Angelo Gregucci.
Il nome sulla bocca di tutti è quello di Oliver Abildgaard, tornato a disposizione della squadra dopo oltre un mese di assenza forzata a causa di un infortunio alla spalla che lo ha tenuto ai box. Il danese è stato schierato come difensore centrale nella linea a tre, una mossa tattica che ha subito dato i suoi frutti. Nonostante la lunga inattività, il classe 1996 ha dimostrato una notevole prontezza.
Come riportato dall’edizione genovese del quotidiano Repubblica, la prestazione del numero 28 è stata per lunghi tratti dominante. In fase difensiva, il gigante danese ha letteralmente annullato Joel Pohjanpalo: infatti la sua fisicità e la sua capacità di lettura hanno neutralizzato uno degli elementi più pericolosi della formazione avversaria.
Ma l’impatto di Abildgaard si è fatto sentire soprattutto in fase di costruzione. Schierato da centrale difensivo, il suo piede educato e la sua visione hanno garantito un’inedita tranquillità alla manovra blucerchiata. L’impostazione dal basso è apparsa più fluida e meno frettolosa, offrendo al centrocampo e agli esterni un punto di riferimento solido per avviare l’azione offensiva.
Nonostante l’eccellente prova generale, la pagella del danese presenta ancora qualche piccola sbavatura, come spesso accade quando si sperimenta una conversione di ruolo. Sull’unica rete subita, Abildgaard non è stato ritenuto esente da colpe, non risultando perfetto nel tentativo di bloccare Le Douaron, poi andato in rete.
La chiave risiede in una necessaria metamorfosi mentale. Il tecnico blucerchiato dovrà lavorare sulla transizione completa. Questo processo di adattamento richiederà tempo e partite, ma le basi poste al Barbera sono estremamente promettenti per il futuro difensivo del club ligure.









































