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·12 novembre 2025

Sampdoria, la Procura FIGC archivia il caso del settore giovanile: nessun illecito sportivo

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La Procura federale della FIGC ha ufficialmente archiviato l’indagine a carico di Luca Silvani, ex responsabile del settore giovanile della Sampdoria, ponendo fine al caso esploso nei mesi scorsi dopo un servizio televisivo della trasmissione Le Iene.

Sampdoria, la Procura FIGC archivia il caso del settore giovanile: nessun illecito sportivo

L’inchiesta riguardava il presunto ingaggio di giovani calciatori dietro compenso economico, camuffato sotto forma di sponsorizzazione.


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Il fascicolo era stato aperto nel giugno 2025, in seguito alle segnalazioni relative al tesseramento del giovane difensore Emanuele Profeti, il cui caso aveva destato clamore mediatico e spinto la società blucerchiata a sospendere cautelativamente il dirigente.

L’esito dell’indagine: “Assenza di qualsiasi illecito sportivo”

Secondo quanto riportato dallo stesso Silvani in una nota ufficiale, la Procura federale ha accertato in modo inequivocabile l’assenza di condotte illecite e di qualsiasi collegamento tra il tesseramento del giocatore e presunti pagamenti o sponsorizzazioni.

“La Procura federale – si legge nel comunicato – ha accertato in modo inequivocabile l’assenza di qualsivoglia illecito sportivo, ponendo così fine alle indagini avviate in merito al tesseramento del calciatore Emanuele Profeti e alla presunta connessione con una sponsorizzazione illecita, mai avvenuta. Questa decisione definitiva sancisce la totale estraneità e la correttezza dell’operato del sottoscritto.”

L’archiviazione rappresenta dunque una completa riabilitazione per il dirigente, che ha sempre respinto le accuse e parlato di normali procedure di tesseramento, prive di qualsiasi pressione economica.

Il servizio de Le Iene e la sospensione del dirigente

Il caso era esploso dopo la messa in onda di un servizio d’inchiesta de Le Iene, in cui si ipotizzava che Silvani avesse richiesto una somma di denaro – circa 70 mila euro – per favorire il tesseramento del giovane Profeti, senza mai valutarlo tecnicamente sul campo.

Le accuse avevano avuto ampia risonanza mediatica, portando la Sampdoria a sospendere temporaneamente il dirigente in attesa dell’esito dell’indagine. L’archiviazione della Procura FIGC chiude ora la vicenda, escludendo qualsiasi illecito sportivo e restituendo piena legittimità all’operato del settore giovanile blucerchiato.

Le parole di Silvani: “Ripristinata la verità dei fatti”

Nella parte conclusiva della sua nota, Silvani ha espresso soddisfazione per la decisione della Procura, sottolineando come la vicenda abbia finalmente ristabilito la verità:

“L’archiviazione del fascicolo ripristina la verità dei fatti, confermando che mi sono limitato alle normali procedure di tesseramento di un giovane atleta.”

Il dirigente ha inoltre ringraziato quanti gli hanno manifestato vicinanza e fiducia nei mesi di incertezza, ribadendo il proprio impegno nel valorizzare i giovani talenti del calcio italiano nel pieno rispetto delle regole federali.

Un caso che solleva riflessioni sul reclutamento giovanile

Il caso Sampdoria, ora definitivamente chiuso, riporta l’attenzione sul tema della trasparenza nel reclutamento dei giovani calciatori. Il sistema delle sponsorizzazioni legate ai vivai resta infatti un terreno sensibile, dove la linea di confine tra sostegno economico e conflitto d’interessi può risultare sottile.

L’esito dell’indagine FIGC, tuttavia, evidenzia l’importanza di verifiche tempestive e accurate, capaci di tutelare sia le famiglie dei giovani atleti sia la reputazione dei club professionistici.

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