Calcio e Finanza
·1 novembre 2025
San Siro, attesa per il rogito: sette ricorsi ancora pendenti sul Meazza

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·1 novembre 2025

Mentre si avvicina la cessione dello stadio Giuseppe Meazza alle società Inter e Milan – con il rogito atteso per l’inizio della prossima settimana –, restano ancora aperti diversi contenziosi amministrativi e giudiziari che riguardano direttamente l’impianto di San Siro e le procedure avviate dal Comune di Milano negli ultimi anni.
Secondo la documentazione aggiornata consultata da Calcio e Finanza, sono sette i ricorsi tuttora pendenti legati al Meazza, distribuiti tra il TAR Lombardia, il Consiglio di Stato e la Presidenza della Repubblica. Alcuni riguardano la vecchia procedura sul pubblico interesse per la costruzione di un nuovo stadio, altri invece vertono su questioni economiche e gestionali relative all’attuale impianto.
Il primo contenzioso, presentato da Gabriella Bruschi e altri 66 residenti, è pendente davanti al TAR della Lombardia. I ricorrenti chiedono l’annullamento della deliberazione della Giunta comunale n. 1379 del 5 novembre 2021, con la quale il Comune confermò il pubblico interesse alla proposta congiunta di Inter e Milan per la demolizione del Meazza e la costruzione di un nuovo complesso sportivo multifunzionale.
Il TAR, con ordinanza n. 762/2025 del 16 luglio scorso, ha respinto la richiesta cautelare dei ricorrenti. Si attende ora la fissazione dell’udienza di merito, che potrebbe arrivare nel corso del 2026.
Un’azione analoga è stata presentata dall’associazione Gruppo Verde San Siro insieme a 52 cittadini. Anche in questo caso l’obiettivo è l’annullamento della delibera comunale del 2021 sul pubblico interesse. Il TAR ha già respinto la richiesta di sospensiva monocratica il 16 ottobre 2025, mentre è fissata per l’11 novembre 2025 l’udienza cautelare.
Un diverso fronte riguarda il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da Andrea Cesare Matteo Bonessa e altri due cittadini.
Il procedimento punta all’annullamento del decreto del 16 settembre 2020 con cui la Direzione Archeologica, Arti e Paesaggio aveva respinto la richiesta di vincolare lo stadio Meazza come bene di interesse storico-artistico. Tale richiesta era stata inizialmente bocciata dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Lombardia nel febbraio 2020.
Sempre il Gruppo Verde San Siro, con altri 99 cittadini, ha presentato un nuovo ricorso (R.G. 1337/25) contro la delibera n. 324 del 18 marzo 2025, con cui il Comune ha approvato le linee di indirizzo per la vendita del compendio immobiliare “Ambito GFU San Siro”, comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, alle società Inter e Milan.
Anche in questo caso il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva monocratica lo scorso 10 ottobre, e l’udienza cautelare è fissata per l’11 novembre 2025, il giorno successivo a quello in cui scatterebbe il vincolo sul secondo anello dello stadio Meazza.
Un ricorso distinto è stato presentato dalla Società Concessioni Internazionali (SCI) contro due determinazioni dirigenziali del Comune di Milano (R.G. 3571/25). La società contesta il rigetto delle proprie istanze per la trasformazione di due impianti pubblicitari in impianti luminosi tecnologicamente avanzati situati in Piazzale dello Stadio e in via Dessiè.
Per questa causa si è ancora in attesa della fissazione dell’udienza.
Infine, sia il Milan che l’Inter hanno presentato ricorsi in appello al Consiglio di Stato contro le sentenze del TAR Lombardia (n. 3433/24 e 3434/24) relative alla rideterminazione dei corrispettivi per l’uso dello stadio Meazza nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021.
Il Comune aveva richiesto a ciascuna società il pagamento di 3,87 milioni di euro, in applicazione della convenzione stipulata nel 2000. L’udienza di merito davanti al Consiglio di Stato è fissata per il 3 febbraio 2026.
Nonostante il percorso verso la cessione del Meazza sembri ormai definito, la vicenda dello stadio di San Siro resta intrecciata a una serie di procedimenti giudiziari complessi e ancora aperti. Dai ricorsi dei comitati ambientalisti a quelli delle società calcistiche, passando per le questioni urbanistiche e patrimoniali, il dossier Meazza rimane uno dei più delicati sul tavolo del Comune di Milano, in attesa del passaggio storico della prossima settimana.









































