Inter News 24
·5 settembre 2025
San Siro, è il momento decisivo per la cessione ad Inter e Milan: cosa può succedere

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·5 settembre 2025
Un mese per capire il destino di San Siro. Come sottolineato da La Gazzetta dello Sport, la grande partita sul futuro di San Siro è entrata nella sua fase cruciale. Dopo lo stop estivo legato all’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano, settembre sarà il mese chiave: serve infatti l’approvazione del Comune entro poche settimane per consentire a Inter e Milan di chiudere l’operazione entro il 10 novembre, data limite fissata per il perfezionamento della vendita dell’impianto ai due club.
Secondo La Gazzetta dello Sport, le ipotesi restano due. La prima: il Consiglio comunale approva la cessione e Inter e Milan possono così passare alla progettazione del nuovo stadio, che sorgerebbe sull’area attuale, con la demolizione del 70-75% del Meazza. In questo caso, però, una pioggia di ricorsi da parte dei comitati contrari sarebbe pressoché inevitabile, con la questione destinata a finire nelle aule dei tribunali. La seconda: il progetto non ottiene il via libera e i club dovrebbero tornare a valutare l’ipotesi di un impianto alternativo, con il Milan orientato su San Donato e l’Inter che potrebbe seguirlo o individuare un’altra area.
Il sindaco Giuseppe Sala resta favorevole alla vendita, ma la sua maggioranza è divisa. A margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Sala ha dichiarato: «Dimissioni se non viene votata la vendita di San Siro? Assolutamente no». Una frase che, secondo il quotidiano, sarebbe servita a svincolare il voto dall’idea di un atto di fiducia verso la giunta, togliendo pressione ai consiglieri più scettici.
Intanto, figure come Carlo Monguzzi, consigliere di Europa Verde, hanno ribadito la loro contrarietà, evidenziando come l’eventuale via libera dipenderà soprattutto dai voti del centrodestra, storicamente favorevole alla cessione ai club.
Per l’Inter la questione è vitale. I nerazzurri hanno più volte ribadito l’urgenza di un impianto moderno per restare competitivi in Italia e in Europa. Che sia nell’area di San Siro o altrove, la dirigenza considera il nuovo stadio la priorità assoluta per garantire ricavi adeguati e un futuro sostenibile.
Settembre sarà dunque il mese delle verità. E San Siro, ancora una volta, è al centro di una partita politica ed economica che va ben oltre il calcio.