San Siro Inter, la vendita dello stadio ai due club ostacolata da un “vincolo” e dissenso politico: i possibili sviluppi | OneFootball

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·1 agosto 2025

San Siro Inter, la vendita dello stadio ai due club ostacolata da un “vincolo” e dissenso politico: i possibili sviluppi

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San Siro Inter, la vendita dello stadio ai due club ostacolata da un “vincolo” e dissenso politico: i possibili sviluppi per il futuro

Il futuro dello stadio di San Siro continua a essere al centro di una delicata partita politico-amministrativa a Milano. La possibile cessione dell’impianto storico a Milan e Inter, con conseguente demolizione del Meazza e costruzione di un nuovo stadio, si scontra oggi con un ostacolo giuridico non trascurabile e con un crescente malcontento politico.

San Siro tra vincoli legali e fratture in Consiglio comunale

Come rivelato da La Verità, una delibera del Comune di Milano risalente al 16 giugno 2000 classifica San Siro come “bene non disponibile” del patrimonio comunale. Secondo questo vincolo, lo stadio può essere solo concesso in uso ma non ceduto, salvo che non venga meno la sua funzione sportiva o pubblica. L’ex vicesindaco Luigi Corbani ha riportato alla luce il documento, ancora in vigore, mettendo in discussione la legittimità delle trattative avviate dal sindaco Giuseppe Sala, che aveva già previsto una possibile demolizione dell’impianto con una stima dei costi pari a 52 milioni di euro.


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La questione non è solo legale ma anche profondamente politica. Per approvare la delibera di vendita in Consiglio comunale, servono almeno 25 voti favorevoli. Tuttavia, nonostante la maggioranza conti formalmente 31 consiglieri, almeno sette di essi – tra cui esponenti dei Verdi, del PD e della lista Sala – si sono già detti contrari. Carlo Monguzzi, tra i più critici, ha definito la delibera “politicamente insostenibile”, denunciando il rischio che la decisione possa dipendere dai voti del centrodestra.

Strategia per superare l’impasse e attesa dei tifosi

Secondo indiscrezioni, figure come Giuseppe Bonomi, membro del comitato per il nuovo stadio, e Alessandro Pasquarelli, vicino al sindaco, starebbero tentando una manovra per abbassare il quorum, convincendo alcuni consiglieri dell’opposizione a non partecipare alla votazione.

In questo clima di incertezza, il progetto di abbattimento e ricostruzione dello stadio rischia un brusco stop. Intanto, le squadre milanesi si preparano alla nuova stagione, con il Milan che ha accolto Igli Tare come direttore sportivo e Massimiliano Allegri come nuovo allenatore, mentre i tifosi rossoneri e nerazzurri restano in attesa di sviluppi concreti sul destino del tempio del calcio milanese.

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