Inter News 24
·21 settembre 2025
San Siro Inter, nuovo stallo per la cessione? I nerazzurri e il Milan negano al Comune di accedere ai documenti

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·21 settembre 2025
La trattativa per la vendita di San Siro e delle aree limitrofe, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio, continua a sollevare dubbi e polemiche. Come evidenziato dal Corriere della Sera, né Inter né Milan hanno consentito al Comune di Milano di accedere alle carte che ricostruiscono la catena di controllo dei club. La motivazione ufficiale riguarda la natura riservata della documentazione, come specificato nella relazione allegata alla delibera di Giunta. Palazzo Marino ha quindi dovuto fare affidamento sui dati già forniti dai club alla FIGC, considerandoli “genuini e veritieri”, senza possibilità di verifica indipendente.
Secondo quanto riportato dalla stampa, il Comune ha potuto accertare che il controllo dell’Inter passa attraverso la società Oaktree Capital Management, incaricata delle decisioni gestorie, mentre dietro il Milan ci sarebbe Gerald J. Cardinal, fondatore di RedBird Capital Partners. Nonostante queste informazioni, la mancanza di accesso diretto ai documenti ha generato perplessità e sospetti sulle reali dinamiche della trattativa.
Le zone d’ombra della vicenda hanno suscitato interrogazioni bipartisan. Il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini ha sollevato preoccupazioni legate all’opacità della trattativa, mentre l’azzurro Alessandro De Chirico ha parlato di “fortissime perplessità” sulla gestione dell’intero processo. I punti interrogativi, riguardanti soprattutto trasparenza e responsabilità nella cessione del patrimonio, saranno oggetto di discussione nella commissione consiliare di martedì.
Il consulente del Comune, Alberto Toffoletto, ha chiarito che Palazzo Marino non ha avuto strumenti per confermare autonomamente la validità dei documenti ricevuti, limitandosi ad accettare quanto fornito dalle società e verificato dalla FIGC. Questo approccio, se da un lato tutela la riservatezza delle operazioni economiche dei club, dall’altro alimenta tensioni politiche e critiche sui livelli di trasparenza del progetto.
La vicenda conferma la complessità della gestione delle trattative relative a impianti sportivi di rilievo, dove interessi privati e pubblici si intrecciano, rendendo difficile un equilibrio tra riservatezza societaria e dovere di informazione verso la cittadinanza. Con la commissione consiliare in programma, i prossimi giorni saranno decisivi per chiarire i passaggi mancanti e le responsabilità dei soggetti coinvolti.
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