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·2 novembre 2025

San Siro Inter, rogito saltato e diffida ai notai? Nuovi ostacoli per la cessione dello stadio ai nerazzurri e al Milan

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San Siro Inter, rogito saltato e diffida ai notai? Nuovi ostacoli per la cessione dello stadio ai nerazzurri e al Milan: cosa sta succedendo

La complessa vicenda della cessione dello stadio San Siro, che sembrava a un passo dalla svolta, si arricchisce di nuove, pesanti incertezze. L’ottimismo degli ultimi giorni, alimentato dalle rassicurazioni del Sindaco di Milano, Beppe Sala, è stato bruscamente spento. Il sindaco aveva pubblicamente garantito che il rogito notarile per finalizzare l’accordo di vendita a Inter e Milan sarebbe stato firmato entro venerdì, ma l’appuntamento è “saltato”. Un nulla di fatto che rappresenta un duro colpo per le strategie infrastrutturali dei due club. L’affare, cruciale per il futuro, deve essere chiuso entro il 10 novembre, ma i continui rinvii e le nuove complicazioni sollevano forti dubbi sulla sua effettiva conclusione.

“Opacità” e la diffida ai notai: lo stadio è “inalienabile”

A complicare ulteriormente la situazione, ci sono nuovi ostacoli di natura legale. Come riportato dal quotidiano La Verità Web, che ha consultato le carte dell’operazione, starebbero emergendo “vincoli e opacità societarie” che stanno frenando l’intero processo. Ma l’ostacolo più grande è una mossa legale arrivata nelle ultime ore: una diffida formale inviata ai notai incaricati di redigere l’atto. Questa mossa mira a bloccare qualsiasi tentativo di vendita non conforme alle disposizioni di legge, sostenendo un principio durissimo: lo stadio “Giuseppe Meazza” è un “bene inalienabile” e, in quanto tale, non può essere venduto dal Comune.


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Inter e Milan in ansia: futuro a rischio

Il fallimento della data del rogito, unito all’introduzione di questa diffida, sottolinea una situazione estremamente tesa e un profondo scontro tra le parti in causa e le istituzioni. La chiusura dell’operazione entro la nuova, imminente scadenza del 10 novembre appare ora sempre più difficile. Questo stallo mette in serio pericolo non solo il destino dello storico stadio, ma l’intera operazione di rigenerazione urbanistica ad esso collegata, lasciando la Beneamata e il club rossonero in forte ansia per il proprio futuro.

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