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Calcio e Finanza

·12 novembre 2025

San Siro, rinuncia alla sospensiva sui ricorsi al TAR: si procede nel merito

Immagine dell'articolo:San Siro, rinuncia alla sospensiva sui ricorsi al TAR: si procede nel merito

Nonostante Inter Milan abbiano ufficializzato la scorsa settimana – tramite il rogito – lo storico acquisto dello stadio Giuseppe Meazza e delle sue aree circostanti, restano ancora aperti diversi contenziosi amministrativi e giudiziari che riguardano direttamente l’impianto di San Siro e le procedure avviate dal Comune di Milano negli ultimi anni.

Come svelato da Calcio e Finanza nelle scorse settimane, sono sette in particolare i ricorsi tuttora pendenti legati al Meazza, distribuiti tra il TAR Lombardia, il Consiglio di Stato e la Presidenza della Repubblica. Alcuni riguardano la vecchia procedura sul pubblico interesse per la costruzione di un nuovo stadio, altri invece vertono su questioni economiche e gestionali relative all’attuale impianto.


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Nella giornata di ieri – martedì 11 novembre – sono andate in scena due udienze legate ad altrettanti ricorsi: il primo (presentato dall’associazione Gruppo Verde San Siro e da alcuni cittadini) è quello legato alla delibera di pubblico interesse del 2021, mentre il secondo riguarda le linee guida con cui furono approvate le linee di indirizzo per la vendita del compendio immobiliare “Ambito GFU San Siro”.

Il ricorso contro la delibera sul pubblico interesse

Nel dettaglio, il primo ricorso a cui abbiamo fatto riferimento è stato presentato dall’associazione Gruppo Verde San Siro insieme a 52 cittadini. In questo caso l’obiettivo è l’annullamento della delibera comunale del 2021 sul pubblico interesse. Il TAR ha già respinto la richiesta di sospensiva monocratica il 16 ottobre 2025, mentre era fissata per la giornata di ieri l’udienza cautelare.

Il nuovo ricorso del Gruppo Verde San Siro

Sempre il Gruppo Verde San Siro, con altri 99 cittadini, ha presentato un nuovo ricorso (R.G. 1337/25) contro la delibera n. 324 del 18 marzo 2025, con cui il Comune ha approvato le linee di indirizzo per la vendita del compendio immobiliare “Ambito GFU San Siro”, comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, alle società Inter e Milan.

Anche in questo caso il TAR aveva respinto la richiesta di sospensiva monocratica lo scorso 10 ottobre, e l’udienza cautelare era stata fissata sempre per la giornata di ieri, il giorno successivo a quello in cui sarebbe scattato il vincolo sul secondo anello dello stadio Meazza (lunedì 10 novembre, ndr).

L’esito delle udienze sui ricorsi

Per entrambe le udienze, come appreso da Calcio e Finanza l’esito è stato quello di una “rinuncia alla sospensiva” e si arriverà così ad un giudizio di merito. Nel linguaggio della giustizia amministrativa, quando in un procedimento davanti al TAR si legge questo esito, significa che il ricorrente ha deciso di non insistere più sulla richiesta di bloccare temporaneamente l’efficacia dell’atto impugnato.

In parole semplici, nei ricorsi al TAR ci sono due livelli di giudizio: da una parte c’è la richiesta di annullare un provvedimento (la causa nel merito), dall’altra quella più urgente di sospenderlo in attesa della decisione definitiva, per evitare che produca effetti immediati. Quest’ultima è la cosiddetta sospensiva, una misura cautelare che serve a congelare la situazione fino alla sentenza.

Quando però il ricorrente «rinuncia alla sospensiva», significa che decide di non chiedere più al tribunale di intervenire subito e che si attende la decisione nel merito. L’atto contestato — nel caso, ad esempio, la delibera comunale legata all’interesse pubblico sul progetto San Siro o alla sua vendita — resta quindi valido ed efficace, almeno fino alla decisione di merito.

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